Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Monday, January 02, 2006

OLIMPICO!

Oggi si e' viaggiato: la Belsky in treno verso Cogne (con l´aiuto di trasporti di terra da Aosta in su), il Capo in aereo verso Uoscington. Siamo entrambi arrivati e stiamo benone.
Un secondo di raccoglimento per Caselle, aeroporto olimpico. A meno di un mese dall´inizio dei festeggiamenti la situazione merita una nota:
  1. Non ci sono carrelli. Provatevi voi a passare la porta girevole con 2 valigie e un trolley: se ci riuscite senza calpestare voi stessi e senza smadonnare siete degli incredibles!
  2. Se i carrelli si trovassero, sarebbero a pagamento: un euro a testa e chi se ne importa della clientela internazionale che arriva con gli yen!
  3. Dentro code che neanche alla Rinascente il 24 di dicembre. Solo a Kabul e' stato piu' difficile fare il check in e farsi guardare dentro le borse.
  4. Passati i controlli si piomba a 10 gradi: tutto e' in costruzione e l' aria circola libera nella hall. Ci fosse una sala d' aspetto ci si potrebbe riscaldare la' ma per ora si sogna e si gela. Tanto noi abbiamo il training di Chiesa.
  5. Ebbene si', nell'aeroporto c'e' un bar. Uno. Anche li' quindici minuti di coda. Alla fine arriva il piu' italico dei cappuccini servito in un bicchiere di carta neanche fossimo da starbucks.
Conclusione: non so se sia colpa di Torino o dell'Italia, pero' avere un aeroporto in questo stato e' vergognoso. Aspettando il make up dell'ultima ora, resta una domanda: ma Torino non era la capitale d'Italia?

3 Comments:

  • At 3:39 AM, Anonymous said…

    Caro Emanuele,
    eccomi di nuovo qui (e oggi con la mia collana nuova che mi piace tantissimo.....!).
    Anche noi siamo tornati a Braunschweig dopo aver lasciato Gressoney fredda e soleggiata, aver fatto un lungo viaggio nella notte e un piacevole stop a Strasburgo: giusto il tempo di salutare il nonno, fare pipi e fare uno spuntino a pate' e champagne....le bambine erano eccitatissime e per fortuna sono crollate addormentate quasi subito e fino a casa.
    Qui tutto e' grigio e umido come l' abbiamo lasciato, ma dopo la ricarica di Gressoney non sembra neanche poi tanto male! La casa sta bene e il pavone e' sempre al suo posto.
    Le bambine sono all' asilo: Lea ha portato "Igel vecchio" e "Igel nuovo" e li ha fatti baciare entrambi ad entrambe le maestre, Anna ha portato i gianduiotti olimpici di Torino (almeno quelli sono pronti...!)e chissa' se riuscira' a raccontare di Torino come ha detto avrebbe fatto....
    Baci,
    Marta

     
  • At 4:34 AM, Anonimo dalle desolate e fredde pianure pavesi said…

    E Pavia non era la capitale del regno italico?

     
  • At 12:22 PM, Anonymous said…

    Hai dimenticato di commentare le sale d'attesa con i braccioli, cosi' quando uno deve aspettare 4 ore il volo in ritardo non puo' neanche sdraiarsi. Si deve contorcere come un verme con un bracciolo nelle costole.

    Un abbraccio da Londra
    frz

     

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