RIFLESSIONE POST NATALIZIA

Le vacanze natalizie sono ormai alle spalle da un po'. Sono state belle, ricche di affetti e luoghi cari. Abbiamo realizzato molti dei desideri prenatalizi (Bicerin, regali spettacolo della Piggy, Arturo live, la foto qua sopra e cosi' via) e questa e' una gran cosa. Rimane pero' una punta di dispiacere per aver fatto tutto troppo di corsa, per aver aperto troppi regali e condiviso troppo poco.
Sarebbe bello tornare a un Natale meno affrettato e piu' semplice, un Natale piu' magico e meno materialista. Una festa per i bimbi e un'occasione per ritrovarsi per i grandi, senza fanfara ma con la calma per stare ad ascoltarsi. E anche fuori dalla famiglia, sarebbe bello tornare a vedere i visi che ricordo fuori dalla chiesa a mezzanotte, rilassati e sereni, cosi' diversi dai volti tirati di chi fa le compere il 24 pomeriggio (me incluso!).
Sara' l'abitare all'estero e questo sentirsi eternamente temporanei ovunque, ma sento un gran bisogno di stabilita', tradizioni sane e semplicita'. Per noi vagabondi di razza italica e per quel cucciolotto della Spopi, che se la gode serena alla faccia dei pensieri notturni del suo babbo in America...