ALICE E LA TERZA CULTURA
Certo e' che per la piccola questa vita non dev'essere sempre facile. Venerdi mattina, come sempre, l'abbiamo portata all'asilo. Alle 3 del pomeriggio siamo andati a prenderla, l'abbiamo infilata in un taxi e di li' all'aeroporto di Washington, tra code per il check in e lunghi controlli di sicurezza. Poi lufthansa, un viaggio di tante ore nelle braccia di mamma e papa' fino a Francoforte. Li' papa' la abbandona all'alba per andarsene in India: un bacio e ciao ciao baby. Altro volo e arrivo in Italia, dalla nonna e dagli zii. Jet lag da paura, molte emozioni, sconvolgimento del suo mondo americano di tutti i giorni fatto di asilo, parco, mamma e papa'.
Dall'altro lato adesso avra' un mese pieno di famiglia, Italia, e tante belle avventure. Cosa verra' fuori da tutto questo rimescolamento lo scopriremo fra qualche anno: speriamo in bene!!!
PS: La foto lassu' e' risalente all'estate scorsa. Ci sono le mie belle bimbe e sullo sfondo il mare di Zadina...
2 Comments:
At 2:29 AM, Anonymous said…
Anche io ho bisogno del libro sui "3rd culture kids"!!!!!
qui a Braunschweig tutto bene...superato il primo weekend di malattia nella casa nuova (Lea vomito, Anna otite, Andreas tosse e asma) ci avviamo a cominciare una nuova settimana di tantissimo lavoro e poi da Giovedi' weekend con i nostri amici Annalisa, Claudio e Sofia da Torino.....fuori ulula l'"uragano" (versione tedesca).
Baci Marta
At 3:57 PM, Anonymous said…
Buon viaggio a tutti!
Se si puó vorrei avere il titolo del libro, siamo nella stessa barca anche noi...
Anche qui c´é stato l´uragano, ma niente in confronto a Kyrill...
Baci
Lara
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