THE UNSTABLE CLUB

Uno dei grandi piaceri della vita instabile di noialtri e' che girando il mondo si incontrano persone instabili come noi. Si vive in Africa o in America insieme, poi qualcuno parte, qualcuno resta, qualcuno si perde e qualcuno finanche torna indietro. Tutti in giro, ma connessi sulla rete: facebook, email, blogs e skype.

Gli instabili hanno una caratteristica comune: quando arrivano a meno di 300 kilometri di distanza gli uni dagli altri, gli instabili cercano sempre di ritrovarsi. E allora partono, macinando autostrade, affrontando neve, ghiaccio, urla pestilenziali di instabili babies, portando come trofei libagioni DOC delle proprie province, carichi di regali, di stanchezza e di bagagli. E alla fine, sempre o quasi sempre, gli instabili si ritrovano: in Tunisia, a Ivrea, in montagna, a Nairobi o a Washington o dove capita. E li' succede qualcosa di meraviglioso: per un pomeriggio, un giorno, e in genere mai piu' di una settimana, gli instabili si ritrovano e si rifa casa tutti insieme, come non ci si fosse mai lasciati. Per i membri dell' unstable club, quelle poche rare ore sono oro.