SOLO ANDATA
Come la Belsky con la Vanoni, così il Capo con Erri De Luca. Quasi per pietà li manteniamo in attesa dell'ospizio comprando tutto, pure la spazzatura, che producono. Meno male che ogni tanto ci sono ancora delle perle.
"Siamo gli innumerevoli, raddoppio a ogni casa di scacchiera
lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra.
Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli dell'orizzonte, che ci rovescia a sacco.
Siamo venuti scalzi, invece delle suole,
senza sentire spine, pietre, code di scorpioni.
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d'avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,
l'odore che perdeste, l'uguaglianza che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo,
è nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
il naso delicato, siete cima di sabbia dell'umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo scirocco."
"Siamo gli innumerevoli, raddoppio a ogni casa di scacchiera
lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra.
Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli dell'orizzonte, che ci rovescia a sacco.
Siamo venuti scalzi, invece delle suole,
senza sentire spine, pietre, code di scorpioni.
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d'avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,
l'odore che perdeste, l'uguaglianza che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo,
è nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
il naso delicato, siete cima di sabbia dell'umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo scirocco."
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