CASA IN EGITTO
Come quasi sempre capita i viaggi iniziano in un aeroporto e in un aeroporto finiscono. Sono arrivati in mezzo ad un baillame di aerei, alcuni da Dubai, altri dal Bahrain, altri da non si sa dove. Sono usciti dalla porta in mezzo alla bolgia e quando li ho visti ho pensato che in fondo era fatta. E cosi' e' stato. Abbiamo fatto il giro delle meraviglie del Cairo in poco piu' di 48 ore. Abbiamo mangiato sulla barca dei faraoni con la donnina che faceva la danza del ventre, abbiamo visitato le piramidi in calesse e siamo andati fino in fondo alla Piramide rossa lasciandoci 3 litri di sudore e i quadricipiti. Abbiamo visitato Khan Al Khalili, mangiato pesce freschissimo al Fish Market, la cipollata magnifica di Laura, le mezze nella piscina dell'Oberoi Mena House. Abbiamo visto la maschera di Tutankhamon ma forse, ancor piu' memorabile, il suo ventaglio di piume di struzzo e avorio, perfettamente conservato: il bello deve essere sempre un po' scoperto, se no manca sempre un qualcosa.Il tutto con Alaa, il nostro autista, e la sua auto con il Corano a proteggerci e la musica egizia a farci di sottofondo.
Insomma, c'e' molto in un weekend cosi', ma soprattutto la sensazione di avere la famiglia a casa. Casa Capobelsky, questa volta con condizionatori, divani immensi, stanza rosa, e un tavolo per colazioni da marchesi su cui questa sera rimangono i girasoli della Silvia a farci festa.
1 Comments:
At 8:03 AM, Anonymous said…
mai assaggiata la cipollata magnifica di Laura!vorrei mangiarne almeno 3 piatti! ma la faceva anche prima di sposarsi?
irene
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