Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Thursday, October 11, 2007

CULTURE

Stasera cena organizzata dal Ministero in un Hotel di Lucknow. Tavoli rotondi, con tovaglie bianche e fiocchi gialli un po' cheap, donne cicciotte in sari magnifici e un gruppo con un harmonium, dei tamburi e due cantanti bravi, ma con voci e suoni cosi' lontani da rasentare la stonatura. Ci sediamo e per due ore si beve vino, senza cibo, ascoltando la musica amplificata in modo sovrumano e cercando di comunicare col vicino finche' l'ugola regge. Si alza uno del Ministero, uno di quelli che la pancia gli scende giu' dieci centimetri sotto la cintura. Occhiali di tartarugone spessi neri, stile nonni della mia generazione e poco prima. Agguanta il microfono e incomincia a cantare. Intonato, canta canzoni indiane che sembrano nenie. Dai tavoli giu' altri bicchieri di vino rosso, che' tanto non c'e' nient'altro da fare o da mangiare. Lo show va avanti e arriva il principal secretary, che qua e' il ministro. Il pancione, sudato e inebriato dalla sua stessa voce, si interrompe. Dice "Sir" imbarazzato mentre tutti si alzano. Cala il gelo. Ci risediamo. Il sanchopanza riprende e noi giu' vino. Al mio fianco l'ingegnere del Ministero mi mette in bocca della roba da mangiare e mi versa del whiskey (!). Alla fine arriva il segnale: stremati, ci alziamo per andare al buffet. Li', tutti si rimpinzano. In piedi. Mangiano veloci e parlano pochissimo. I piatti vengono gettati in catini di plastica. Cinque minuti e anch'io finisco. Mi giro e la sala e' quasi deserta. Se ne sono andati tutti, senza dire niente, senza un cenno, un sorriso, nulla. La festa e' finita e io, con la mia collega boliviana, torno alla macchina dove Mohammed Taz, il nostro autista ci riporta all'hotel. Domani e' venerdi e siccome Taz e' musulmano non lavora. E sabato e' Eid, la fine del Ramadan e quindi niente lavoro: "Eid Mubarak, Taz, and good night!". Un portiere con turbante e una lunga piuma mi apre la porta della macchina . "Good evening Sir" e un grande sorriso che non mi merito. Torno in stanza, accendo il computer: li', in uno schermo 5x5 cm, c'e' un altro mondo. Credo sia il mio, ma stanotte non so piu' nulla.

4 Comments:

  • At 10:50 AM, Anonymous said…

    Non so se la magia della serata sia stata donata piu' dalle nenie hindi, dai fumi dell' alcool o dal sudore di Panchovilla... Buon tutto per il piccolo Capo perduto.

     
  • At 3:37 AM, Anonymous said…

    Il resoconto ha, in effetti, dei momenti un po' confusi...
    nonna Micia

     
  • At 4:26 AM, Anonymous said…

    serata allucinante...
    coraggio, kapo, che basta un goccio di skype e ci si ritrova subito!

    ciao marco

     
  • At 5:26 AM, Anonymous said…

    grandissimo. la cosa più bella è il titolo del post: "CULTURE" (?!?!? de che?). ahah. beh, a quest'ora ti sarai ripreso.

    un abbraccio,

    z.

     

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