CERCANDO L'UOMO
Sono settimane lavorative un po' cosi': tante persone da gestire, molta politica con i governi, beghe interne con i fiduciary colleagues della Banca e sullo sfondo, ma solo la', la parte piu' tecnica del mio lavoro. Succede che le batterie scendono e viene voglia di mollare tutto: non basta l'annuale pagella del mio manager a tirarmi su, non basta il sapere che sto lavorando su progetti che hanno o possono avere un'influenza su tante persone. Dopo un po' la complessita' del lavoro e la lontananza prendono il sopravvento.
Fortunatamente succede qualcosa. E quel qualcosa capita a Herat, mentre mi siedo nella prigione a parlare con i carcerati, e ascolto storie di delitti e droga, e vedo i tatuaggi e ci ridiamo su insieme, perche' mica glielo mettono il burqa sugli avambracci, e poi io me ne vado e la porta si chiude e dietro ho 94 anime coi capelli rasati e una casacca grigio bianca con disegnata su una bilancia. E io non so se ci sia una giustizia giusta, ma se a loro riusciremo a risparmiare il peso dell'Aids, forse avremo fatto il nostro dovere.
Fortunatamente succede qualcosa. E quel qualcosa capita a Herat, mentre mi siedo nella prigione a parlare con i carcerati, e ascolto storie di delitti e droga, e vedo i tatuaggi e ci ridiamo su insieme, perche' mica glielo mettono il burqa sugli avambracci, e poi io me ne vado e la porta si chiude e dietro ho 94 anime coi capelli rasati e una casacca grigio bianca con disegnata su una bilancia. E io non so se ci sia una giustizia giusta, ma se a loro riusciremo a risparmiare il peso dell'Aids, forse avremo fatto il nostro dovere.
4 Comments:
At 4:32 AM,
monicabionda said…
non ho mai conosciuto Annalena, ma me ne parlò un sacerdote. Che non stimavo affatto. E che disse che lei si era rifiutata di tenere una conferenza per lui, dicendogli "Tu prima devi imparare ad essere cristiano. Dopo, forse, verrò".
Ecco, ho pensato che fosse una persona che andava a fondo. E mi è piaciuta. Perfino attraverso le parole di un uomo piccolo.
ciao
At 4:33 AM,
Anonymous said…
un abbraccio, caro Emanuele! il tuo lavoro e il tuo sguardo sono preziosi. Ancora qualche giorno e poi potrai riposarti un po'. ti aspettiamo, irene
At 5:38 AM,
Anonymous said…
Leggendo le tue parole ho provato tanta tristezza, e un po' di speranza. Remare contro corrente stanca e non avere occhi e odori amici intorno complica.
Spero di rivederti presto,
Giacomo.
At 9:50 AM,
Anonymous said…
Ad ogni modo, con il buon senso delle nonne, raccomando di non andare troppo in giro in cimiteri abbandonati a Herat o a Kabul...
Un abbraccio
micia
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