
Ieri siamo stati nella valle del Panshir, famosa perche' da li' veniva Massoud, il leone del Panshir. Tra tutti i posti in Afghanistan, e' probabilmente il piu' sicuro visto che la gente di questa valle ha combattutto per anni i Talebani e di turbanti neri proprio non se ne vedono.
La valle e' stretta e lunga (la foto sopra e' stata scattata nell'unico slargo, la' dove c'e la tomba di Massoud), e ha un suo fascino crudo. Le montagne sono dure e cadono a picco, carri armati arrugginiti si trovano ovunque, e spesso si incontrano paesi fantasmi dove tutte le case sono state rase al suolo dalla guerra: rimangono qualche muro e poco altro.

Dopo la nostra visita ai vari centri sanitari durata tutta la mattina e meta' del pomeriggio, il capo progetto ci ha portato a mangiare in riva al fiume Panshir. Un tappeto e dei cuscini sono stati messi a terra "a la afghane" e poi e' arrivato tutto un ben di dio di roba da mangiare: yoghurt, kebab infilzato in freccette di ferro, pane afgano, lungo e buono, e melone di qua, visto che e' stagione. Erano le 4 e mezza del pomeriggio e non mangiavamo dalle 6 del mattino. Nessuno ha parlato e l'unico rumore era il fiume dietro e gli uccelli attorno. Molto bello.

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