NEW YORK, NEW YORK!
Cari compagni di blog,questa vacanza giovane e fighetta nella vera capitale d'America vi accompagnerà per qualche settimana. Abbiamo storie da raccontare e un sacco di foto, famigliari e pseudo-artistiche, da condividere: indi preparatevi.
Cominciamo con l'inizio inizio: il viaggio in treno con Spopi al seguito. Da bravi turisti fai da te siamo scesi a Newark (leggi Niu-arc) Penn Station invece che alla nostra stazione di New York (leggi Niu-iorc) Penn Station. Quando già Pina e bagagli erano sulla banchina del treno e di fianco a noi non c'era anima viva, i due aspiranti PhD hanno intuito qualcosa di strano (!), e in un battibaleno sono risaliti fra i risolini tenuti dei compagni di vagone.
Siamo quindi arrivati a Niu-iorc in perfetto orario anche se abbattuti come due immigrati del secolo scorso. Scesi dal taxi nell' East Village, la riscossa è cominciata. La Belsky è stata fermata (e ammirata!) mentre da vera new-yorkese chic montava con grazia e eleganza il suo...quinny! Da lì in poi abbiamo preso confidenza e abbiamo cominciato una cavalcata di 3 giorni per impadronirci di pezzetti della città e per goderci NY fino in fondo.
Questa vacanza è stata un mix di sigthseeing, mostre e relax in ristoranti o nei parchi. NY è sempre di una bellezza straripante nonostante l'assenza delle due torri non sia solo fisica.
Cominciamo la carrellata con due foto quasi d'obbligo: Times Square tutta "glizza" di notte e il Ponte di Brooklyn, sempre bellissimo, in un dolce tramonto.
Il resto a seguire...
Cominciamo con l'inizio inizio: il viaggio in treno con Spopi al seguito. Da bravi turisti fai da te siamo scesi a Newark (leggi Niu-arc) Penn Station invece che alla nostra stazione di New York (leggi Niu-iorc) Penn Station. Quando già Pina e bagagli erano sulla banchina del treno e di fianco a noi non c'era anima viva, i due aspiranti PhD hanno intuito qualcosa di strano (!), e in un battibaleno sono risaliti fra i risolini tenuti dei compagni di vagone.
Siamo quindi arrivati a Niu-iorc in perfetto orario anche se abbattuti come due immigrati del secolo scorso. Scesi dal taxi nell' East Village, la riscossa è cominciata. La Belsky è stata fermata (e ammirata!) mentre da vera new-yorkese chic montava con grazia e eleganza il suo...quinny! Da lì in poi abbiamo preso confidenza e abbiamo cominciato una cavalcata di 3 giorni per impadronirci di pezzetti della città e per goderci NY fino in fondo.
Cominciamo la carrellata con due foto quasi d'obbligo: Times Square tutta "glizza" di notte e il Ponte di Brooklyn, sempre bellissimo, in un dolce tramonto.
Il resto a seguire...

6 Comments:
At 2:44 AM, Anonymous said…
Che bello che siete tornati!
Baci,
Marta
At 2:44 AM, Anonymous said…
Baci ala Spopi viaggiatrice e a voi
mamma Micia
At 6:13 AM, Maria Luisa said…
Ma eravate ospiti di amici o soli soletti?
Baci
Piggy
At 9:07 AM, Capobelsky said…
Siamo andati soli soletti ma stavamo a casa di Andrea, il cugino di Laura (che pero' era a Los Angeles!).
Indi weekend romantisch e solitario.
Baci.
lele
At 9:34 AM, Anonymous said…
Lì da voi come chiamano comunemente il passeggino, pushchair o stroller? Noi, da un po', siamo entrati nella fase "col-cavolo-che-mi-siedo-qui-e-mi faccio-legare" così ogni volta che si prospetta un giro in passeggino perdiamo minimo 10 minuti a imbracare la creatura cercando di distrarlo.
mapiz
At 5:07 PM, Capobelsky said…
Mapiz,
scusa il ritardo nel risponderti.
Qui il passeggino lo chiamano stroller nel 90% dei casi e carriage nel restante 10%.
Con Alice e' stata dura metterla dentro tornati dall'Italia: si era abituata alla fascia e apriti cielo! Poi si e' abituata e adesso ci sta dentro alla grande, soprattutto quando puo' osservare alberi sopra la sua testa.
Ho idea pero' che arriveranno tempi peggiori...
Un abbraccio.
emanuele
Post a Comment
<< Home