
Il Taj Mahal è un atto d'amore. Fu costruito dall'imperatore Mughal per onorare sua moglie Mumtaz Mahal, morta partorendo il quattordicesimo figlio. Sul letto di morte MM aveva chiesto a suo marito di onorare il loro amore con un simbolo. L'imperatore, dopo essersi ritirato in eremitaggio per un anno, tornò con il progetto del Taj Mahal. Ci mise 20 anni e risorse immense. Tre secoli dopo il Taj Mahal è ancora lì, testimonianza della follia e della bellezza della passione d'amore.
Con questa storia inauguriamo San Valentino e confermiamo che da giugno 2007 si tornerà a lavorare in India (anche se di base resteremo a Washington). Aggiungiamo, notizia bella, che Elsa è finalmente arrivata. E che se per l'arrivo di Angelica in Europa si era smosso Kyril, per Elsa oggi a Washington è arrivata la neve.
2 Comments:
At 2:27 AM, Anonymous said…
Devo essermi persa qualche passaggio...come mai di nuovo l'India? e dell' Africa chi se ne occupa? cambi gruppo o cosa?
Che bel nome Elsa.
Baci, Marta
At 7:43 PM, Capobelsky said…
Cambio gruppo, dall'Africa all'Asia del Sud (India, Afghanistan e compagnia briscola), questa volta per qualche annetto. All'Africa ci penserà qualcun altro.
Elsa è il nome della mia tata che da piccolo mi faceva le patatine fritte da mangiarsi nel sacchettino marrone del pane nelle serate al mare.
Se ci ripenso, trovo qualcosa che assomiglia alla felicità assoluta.
Baci.
e.
Post a Comment
<< Home