
Serata speciale per i Capobelsky. Mollata l' Aliciona agli amici del 2501 Q, siamo volati, liberi come farfalle, all'Auditorium della Georgetown University. Li', per quasi due ore, ci siamo goduti il concerto di Cesaria Evora. La diva di Capo Verde sul palco appare come uno strano animale: piedi nudi da elefante, lentezza da rinoceronte (con rari ancheggi di antiche virtu'!), sguardo duro da leone assonnato ma vigile. Quando apre la bocca, pero', la sua voce bellissima ti porta via. E ad un certo punto, come un animale antico e saggio, come una maga torbida, come uno di quei personaggi che esistono solo nelle pagine di cent'anni di solitudine, si siede ad un tavolino, si accende la sigaretta e con un cenno dice a tutti di non dirlo a nessuno (in America!). Lei rimane li', sfumacchiando sopra i suoi piedi da elefante. Il resto del palco e' tutto dei suoi bravissimi musicisti che riprendono a suonare. Sotto le sue occhiaie pesanti la Cesaria ammicca un sorriso, l'unico della serata. Classe '41, e che classe!
1 Comments:
At 2:09 PM,
Anonymous said…
Come dico sempre, i papa´e le mamme devono ogni tanto divertirsi e "staccare". Well done!!!!
la nonna di Torino
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