
Viaggiare rimane una delle mie piu' grandi passioni e quando posso farlo non per lavoro sono proprio contento. Oggi (e domani!) ho l'opportunita' di visitare Kathmandu e dintorni, di fare fotografie, parlare con persone, comprare regali: quasi perfetto, se non mancassero le pupe. In ogni caso qua sopra c'e' la stupa di Boudha, un luogo magico dove all' alba i monaci e i locali pregano camminando in senso orario. Ci sono arrivato mattina presto, con la luna ancora in cielo e l'aria fresca delle montagne:
ho fatto un video per darvi un'idea migliore del luogo, con i suoi suoni, e la sua vita che gira (Avvertenza per zia Irene: ci sono piccioni nel video!)

Questa qua invece e' Bhaktapur, una delle tre' citta' piu' importanti della valle, a un'ora di macchina da Kathmandu. E la citta' in cui Bertolucci giro' il "Piccolo Buddha": un incanto di pagode, palazzi e sculture meravigliose.

Qua sotto invece ci sono io, immortalato con i miei nuovi compagni di merende.
12 Comments:
At 12:54 PM,
Anonymous said…
sembri tornato in ghislieri!
At 2:57 PM,
Anonymous said…
Bellissimo!
Caricati di energia positiva anche per noi!
zia Angela
At 4:17 AM,
Anonymous said…
ma cosa fanno quelle donne nella stanza con quel cilindro che gira?
baci
Irene
At 1:55 PM,
Capobelsky said…
Qua tutti fanno girare le ruote che dentro hanno un mantra. Girandole, il mantra produce i suoi effetti benefici. Girarli significare portare l'armonia del mantra nell'universo. Lo stesso succede per i mantra scritti sulle bandiere colorate che il vento porta lontano. Questo incessante ruotare, ipnotico e ad occhi inesperti assolutamente folle, e' una delle cose che piu' mi ha affascinato qua in Nepal.
At 4:21 PM,
Anonymous said…
ma io però, caro kapo, ogni tanto ti leggo veramente con stupore; questa è evidentemente un'altra provocazione, come dici tu, mascherata da cartolina da kathmandu. così affascinato dalle ruote che girano, dalle bandiere che sventolano la preghiera al vento (bellissime, quando io le ho viste la prima volta ho pensato che fosse una magia stupefacente quella di una preghiera portata dal vento), e però pronto a rimuovere i simboli del sacro dal nostro panorama. ma perchè? è da pensare che tu ritenga che il nepal in fondo è un paese primitivo, dove queste cose si possono ancora tollerare, e da noi invece no, noi è meglio che ci si adegui a posti civili davvero, che ne so, il belgio o la svezia. oppure? un''altra spiegazione?
notte
z.
At 4:28 PM,
Anonymous said…
PS leggo ora, grazie al link di piggy, il bellissimo editoriale di magris che ovviamente condivido completamente, per quel che può interessare.
vs.
z.
At 9:46 PM,
LaBelsky said…
Caro Zoppo,
provocazione per provocazione: che senso ha provocare anonimamente?
LaBelsky
At 6:20 AM,
Anonymous said…
tzk, ingrati. 35 commenti in 2 post e guarda che riconoscenza. quando lo zoppo indica la luna, gli altri guardano il nick. vabbuò, bisous.
z.
At 11:50 AM,
Labelsky said…
TZK. Dear Zoppo, I still have a point.
LaBelsky
At 5:39 AM,
elisa said…
A dire il vero neanche il capo ha risposto alla provocazione (peccato), Kapo: Zoppo = 1 pari?Baci, Elisa.
At 4:41 AM,
Capobelsky said…
Elisa e zoppo: amo le stupa come amo le chiese; e sono affascinato dal sacro, come tutti o quasi tutti credo. Ma una ruota tibetana sul muro di una scuola, quella non la vorrei.
At 4:44 AM,
Capobelsky said…
And by the way, dear Zoppo, LaBelsky still has a point...
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