LE INVASIONI BARBARICHE
Ieri sera abbiamo visto un film canadese intitolato "Le invasioni barbariche". Il film racconta la storia di un professore che sta morendo dopo una vita lucida e libertina; aiutato dal figlio si ritrova attorno gli amici sgangherati di sempre che lo accompagnano negli ultimi brindisi alla vita: un mix tra "Il Grande Freddo" e "Mar adentro" di Amenabar. Detto così dice poco. In realtà è un film acuto, di fine humor e molto malinconico. Tocca corde profonde con grande leggerezza e noi lo consigliamo (chi l'ha già visto ci faccia sapere se è piaciuto, please).
Casualmente, tra i libri di questi tempi c'e' un altro "Le invasioni barbariche", scritto da Coetzee. Libro durissimo sulla paura dell'ignoto e sulla violenza della tortura. Non ancora finito (indi non ancora consigliabile), ma scritto con grande arte da un premio Nobel che sa usare la penna come una lama.

5 Comments:
At 3:33 AM, Anonymous said…
Ho visto le invasioni barbariche e mi é rimasto impresso soprattutto l'ospedale dove l'uomo malato sta per un po', molto diverso dall'efficenza un po' asettica che immaginavo tipica del Canada. Edda Salvadori, che ha una sorella in Canada, mi ha detto che quello che l'ha colpita del Canada quest'estate é l'allegria della gente...Mah!Immagini contrastanti...
Che ne pensano Marta e Andreas della visita del papa in Germania e dei suoi discorsi?
Baci alla piccola Alice che ieri, alla telecamera, appariva vivacissima e interessata la mondo circostante.
Nonna Micia
At 4:06 AM, Anonymous said…
Io e Peppo l'abbiamo visto tempo fa, quando ancora eravamo nel pieno della legislatura berlusconiana: il film c'era piaciuto moltissimo, ma eravamo rimasti davvero mortificati per le battute sulla povera Italia allo sbando in mano all'omino delirante... E' stato davvero imbarazzante constatare come anche in Canada ci ridessero dietro!
Cami
At 9:49 AM, Capobelsky said…
Ieri sera ho sentito Cristina, la nostra amica di Nairobi che vive a Montreal. Per una coincidenza serendipitissima anche lei, la sera prima, aveva visto le invasioni barbariche! E mi diceva che le ha fatto molto effetto vedere il suo Canada in un film. E che gli ospedali canadesi non sono per nulla efficienti. Tra l'altro, a poche centinaia di metri dal suo ufficio c'era appena stata la sparatoria in un college con 4 morti e 16 feriti. Allegria!
At 5:57 PM, Anonymous said…
Ho rinunciato a andare a Milano al compleanno di Teresa( e son 60) e sono andata a vedere con Irene e un po' di dottorandi un bel documentario al Baretti che apre un ciclo su problemi di migranti , diaspore, identità miste ecc. Era sull'India e raccontava la vicenda di un gruppo familiare di un medico ( sembrava l'imitazione che fa Emanuele del suo collaboratore di Calcutta...) che va a lavorare in Inghilterra negli anni '50 ed é incerto tra stare o tornare. Nel frattempo si mantiene in contatto con la sua famiglia in India mandando loro filmati e cassette e ricevendone altrettante (vere). Dopo un tentativo di tornare in India sceglie definitivamente l'Inghilterra, ma la figlia più grande (regista del documentario) deciderà invece di partire per l' Australia. I forti legami famigliari si mantengono anche a distanza, caldi e a volte un po' tristi, grazie alle nuove tecnologie (skype!!!). Veramente un bel film, seguito (fantastico!) da dibattito. Vado a letto più contenta con una gran pioggia che batte sul tetto.
Baci e coccole
Micia
At 5:58 PM, Anonymous said…
PS. Mi sono sentita con la bisnona per telefono con molto piacere
Micia
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