
Sono atterrato a Nairobi questa sera dove ad aspettarmi c'era la mia consultant sudafricana e il driver Moses. Nel 1996, quando in una nera notte di luglio arrivai qua come studente di medicina, mi vennero a prendere le suore della Consolata. Dal vetro di quella porta, nel 2003, ho visto Laura che aspettava i bagagli e che metodica controllava che i timbri sul passaporto fossero corretti: un'immagine cosi' lontana dalla giramondo viaggiatrice con sorriso che e' diventata. Da li' sono sbucati la mia mamma e il mio papa' in uno dei viaggi piu' memorabili della nostra storia famigliare. Da li' sono passato per andare ad accogliere la bara di Annalena di ritorno dalla Somalia e su quelle porte ho abbracciato Bruno che tornava per l'ultimo addio alla sorella. Li' sono finito tante e tante volte per andare in Somalia o per tornare a casa a Natale, per raggiungere amici cari per i loro matrimoni o per andare a Ivrea a sposarci e a cominciare una vita nuova.
Viaggiando si creano luoghi del cuore, improbabili ma non per questo meno forti. Ce li si dimentica per anni e poi basta un odore, un habari e dei visi neri per ricordare che la vita e le emozioni si possono mettere in un cassetto, ma al momento buono saltano sempre fuori.
1 Comments:
At 5:53 PM,
Maria Luisa said…
Non per nulla mio cognato partì da Nairobi per essere a Pavia il 12 maggio 2005 ad assistere alla nascita della sua nipotina!
Che mito di cognato che ho!
Post a Comment
<< Home