Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Monday, October 31, 2005

AUTUMN IN NEW YORK

Erano cinque anni che mancavo dalla grande mela. Ci sono arrivato in bus, come la prima volta, sei anni fa, con Mison e Francesco. Anche questa volta il bus era scomodo, ma efficiente (35 dollari andata e ritorno in 4-5 ore). Raccontero' del China bus in un altro post piu' in la' perche' merita una storia a se'. Qua metto un po' di foto di questo weekend pieno di camminate in Central Park, musei, colazioni e chiacchierate. Il tutto sotto un bel sole autunnale con il freddo che arriva e l'ora che cambia.
A spasso...
Barboni sulla 5th Avenue...
Ground Zero, cinque anni.

NEW YORK

Una piccola anticipazione fotografico-artistica in attesa di aver piu' tempo per raccontare di un weekend memorabile nella grande Mela...
Verticalita'

Friday, October 28, 2005

INVERTI GLI AMICI

Questo sara' un weekend un po' strano. La Belsky in quel di Londra andra' a mangiare un risotto padano assieme al buon Franz e pare che pure Francesco, compagno di Hopkins e Londra, si unira' per una bella rimpatriata londinese. Il Capo invece sara' a New York da Gabriele, amico storico di Laura.
Lei con gli amici storici di lui; lui con l'amico storico di lei: che storia!
E comunque, buon weekend a tutti!
I Capobelsky
PS: Avremmo potuto intitolare il post "amici invertiti" ma pareva un po' brutto, soprattutto per Franz che poi se la prende e ci riempie d'insulti la casella dei commenti...

Wednesday, October 26, 2005

MERCOLEDI

Il mercoledi e’ diventato un giorno speciale. E’ a meta’ strada, fra l’inizio di una settimana e il sabato che si avvicina. Io me lo sono trasformato in un giorno zen, di meditazione e rilassamento. Finito il lavoro vado a yoga nella palestra della banca: li’, in uno stanzone con tanti specchi, mi metto a fare l’acrobata insieme a una quindicina di altre persone. Ci guida Rex, un ragazzo americano che con delicatezza e armonia ci fa passare da un movimento all’altro. Mi capita raramente di sentirmi tanto brutto e goffo. Attorno a me ci sono dei corpi belli, lunghi, magri, flessibili. Io al confronto sono un salame: grasso, insaccato, tozzo. E’ un’esperienza disarmante ma e’ un bello stimolo.
Finito yoga torno a casa, sempre a bordo della mia mountain bike rossa, mi cambio e poi vado al Cafe’ Japon, un ristorante giapu piuttosto kitsch dove fanno una zuppa di pesce e dei maki rolls buonissimi. Li’, in assoluta solitudine, leggo. Da qualche settimana ho smesso di leggere Terzani tutti i giorni: troppa angoscia, troppi nervi scoperti. Ora me lo tengo per il mercoledi, mentre le altre sere leggo il mio Nuruddin Farah e la sua Somalia. Cosi’ leggo e una cameriera di origine etiope, leggera come le donne etiopi, mi porta i diversi piatti con semplicita’ e attenzione. Un’altra frase di Terzani mi ha colpito oggi. La lascio qui, per i viaggiatori che la sentiranno come la sento io.
“ Ora, seduto sulla terrazza del Ganges View Hotel a Benares, a guardare l’eterno scorrere del fiume piu’ sacro del mondo e quello, qui ugualmente ineffabile, dell’umanita’ piu’ antica, quel senso m’era chiaro. La ragione di tutto quel muovermi, di quell’andare continuamente fuori in cerca di qualcosa era semplice: io non avevo niente dentro di me. Ero vuoto. Vuoto come e’ vuota una spugna, pronta pero’ a riempirsi di quello in cui e’ tuffata. La metti nell’acqua e d’acqua s’imbeve, la inzuppi nell’aceto e diventa acida. Non avessi viaggiato non avrei mai avuto niente da dire, da raccontare; niente su cui riflettere”.

Tuesday, October 25, 2005

NOVITA' CASALINGHE

Il viaggio in Italia ha consentito di portare negli USA alcune cose belle: sul pavimento il regalo di nozze da Pergamo donato da Marta la Greka e le altre sbiruline collegiali. Sul tavolo una scultura della Liberia comprata al mercatino etnico di Chiesa e sullo sfondo il quadro degli anni 30 (o giu' di li') che i Capobelsky si sono comprati a Georgetown.

L' AI-POOOODDD (nano)!!!!

E' arrivato il nuovo gioiellino elettronico: minuscolo, elegante, moooolto cool!!!

Sunday, October 23, 2005

PAVIA, FINALE, TORINO

Weekend di tanti chilometri, molte persone, poco sonno e grande felicita'. Una sera a Pavia con la famiglia Capobianco trattati come principi, un matrimonio commovente in un borgo da favola e poi ancora una cena in quel di Torino con altro champagne, cibo a volonta' e compagnia allegra.
Ora pero', dopo 19 ore di viaggio casa-casa, non riesco a scrivere piu' nulla. In piu' puzzo e sono affamato. Indi, eccovi le foto e buonanotte!
Mio fratello e i suoi due figli minori...
Gli Sposi e l'entourage collegiale (OOOOOOSTERIA....)
I miei matricoli (tempus fugit!)
La Belsky e le sculture di Finale Ligure (ma...!!!)

IN VOLO

Giovedi' scorso e' morto Folon, artista leggero e impegnato, acquerellista dai colori irreali, fatti di luce e movimento. Gli piacevano il cielo e il sole, la fiamma che va verso l'alto, gli uccelli liberi per l'aria. Giovedi' ero su Lufthansa, collegato al mondo via internet, a 1o,ooo metri da terra parlando al telefono con la nonna come fossi li' accanto. E ho pensato alla liberta' e al volo, grandi conquiste che probabilmente piacevano anche a Folon. Cosi' ho pensato di metter su questo post, ma la batteria si' e' scaricata e queste righe son rimaste li'. Rimedio ora, a terra, con qualche giorno di ritardo.
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Wednesday, October 19, 2005

ITALIA (MA SARA' VERO?!?)

Oggi alle 3PM ho il primo colloquio con la mia manager: mi dira' cosa devo fare nel prossimo anno e speriamo che vada tutto liscio. Alle 5PM mi fiondo fuori dalla banca per prendere metro'+taxi e alle 8PM dovrei essere sull'aereo che mi scarichera', dopo scalo a Monaco, in quel di Malpensa verso mezzogiorno di venerdi. Poi vedo la mia moglietta, i nipoti, fratello e cognata. Bello bello e speriamo che il fuso non sia troppo pesante. Sara' una tre giorni italica folle e bella, con il matrimonio del Bue e tanto champagne nel mezzo. Foto varie verranno messe online domenica sera al rientro negli States.
Baci e buon weekend (lungo).
capo & labelsky (silenziosa, ma presentissima in quel di Torino...)

Tuesday, October 18, 2005

GINO STRADA

Oggi a pranzo Gino Strada e' venuto a parlare alla Medical School della Georgetown University. Ha parlato per un'ora, in inglese perfetto, con precisione, senza sorridere, mostrando foto orribili di corpi mutilati e immagini di ospedali da primo mondo in zone di guerra. Sono dieci anni che Emergency esiste e in questo lasso di tempo questa organizzazione ha curato 1,400,000 persone.
Strada e' un chirurgo speciale: lavora in posti di guerra ma non e' speciale solo per quello. Strada non si occupa solo di curare attraverso la sala operatoria. Pensa anche - forse soprattutto- a riabilitare (con protesi fatte in loco), e a restituire dignita' a quelli che ai tempi delle "nostre" guerre si chiamavano mutilati ed invalidi. Lo fa attraverso vocational training seri che danno agli ex malati la possibilita' di rientrare nella societa' e di lavorare per sostenere le proprie famiglie.
Strada e' un uomo intelligente: e' venuto in America per fare recruiting nelle medical schools americane e per ottenere l'appoggio di importanti universita'. Non ha detto una sola parola contro l'America, ma ha parlato della dichiarazione dei diritti dell'uomo e ha mostrato immagini di civili dilaniati, soprattutto in Iraq. L'audience ha capito.
Strada infine e' un idealista, razza rara di questi tempi. La sua ultima avventura e' costruire un centro di cardiochirurgia in Sudan. Dovrebbe servire la popolazione del Sudan e dei 9 paesi confinanti. E' una follia, soprattutto considerati i costi e valutate le priorita' sanitarie. E pero' Strada se lo permette, dicendo che una malformazione cardiaca di un bambino africano dovrebbe essere trattata come quella di un bambino europeo. Con questo progetto Strada lancia un messaggio di uguaglianza che cozza con tutto quanto gli sta attorno. E' un'iniziativa forse sbagliata dal punto di vista tecnico, ma dirompente da un punto di vista politico. Ha dalla sua la storia di 1,400,000 persone e la coerenza di tutta una vita.

Monday, October 17, 2005

AMBO!

Anna e Matteo hanno avuto oggi una coppia di gemelli. Sani e belli pesanti. Auguri (e congratulazioni) a mamma e papa'.

Sunday, October 16, 2005

WEEKEND

La Belsky a Torino ha fatto il suo dovere ed e' andata a votare: lunghe code e atmosfera di festa. Col proporzionale-porcheria sara' ben dura cacciar via Luska e compagni ma da qualche parte bisogna cominciare. Adesso ci vogliono un programma e unita': speriamo in bene. Se male andra', Casini primo ministro, Calderoli vice e Luska presidente: roba da far accapponare la pelle...
Qua in America il weekend e' trascorso tra grandi biciclettate, cena thai con amici colombiani-tedeschi e una domenica di hiking selvaggio su per le montagne dello Shenandoah Park. Posto bellissimo: verde, incontaminato, solare. Mi e' ripartita la fotosintesi dopo 10 giorni di grigio e pioggia: alleluya! Adesso parte una settimana tosta che terminera' in Italia dove ci saranno da festeggiare molte cose: che i preparativi comincino!
Shenandoah: Olga e Matteo dancing...
Con Matteo in cima all' Old Rag
Man on a rock (il man sarei io...)

Wednesday, October 12, 2005

ITALIA!

La Belsky e' rientrata a casa per una decina di giorni di coccole nella sua cuccia di Torino. La coppia Capobelsky si riformera' il 21 in terra italica...
Foto d'archivio (Cairo, estate 2005)

WORLD BANKERS

Rispondo a mia cognata che scrive che i 7 sul rafting fanno molto gruppo terrorista. Lo faccio con parole tratte da "Un altro giro di giostra", libro che mi lascia impressioni molto contrastanti ma che mi sta accompagnando serenamente in queste settimane di vita negli Stati Uniti e letture di lavoro sull' India.
"A volte, vedendo entrare e uscire dai grandi, famosi edifici della Quinta Strada o di Wall Street eleganti signori con le loro piccole valigette di bel cuoio, mi veniva il sospetto che quelli fossero gli uomini di cui bisognava guardarsi e proteggersi. In quelle borse, camuffati come "progetti di sviluppo", c'erano i piani per dighe spesso inutili, per fabbriche tossiche, per centrali nucleari pericolose, per nuove, avvelenanti reti televisive che, una volta impiantate nei paesi a cui erano destinate, avrebbero fatto piu' danni e piu' vittime di una bomba. Che fossero loro i veri "terroristi"?"
Tiziano Terzani

Tuesday, October 11, 2005

Nuovo tavolo da caffe', nuovo tavolo da pranzo e nuove sedie (in pelle, sciccheria!!!)

FOTO DEL RAFTING

All'attacco!!!! (Io sono quello piccolo in basso davanti. Tutto attorno ho giganti di due metri e passa...)Posted by Picasa
Qui, come diceva la guida Steve tutta tronfia, "We creamed the rock", che vuol dire che gli abbiamo fatto il pelo. Incredibilmente siamo rimasti tutti dentro il canotto (quella volta...) Posted by Picasa

Monday, October 10, 2005

COUNTRY ROADS, TAKE ME HOME...

West Virginia. Colori d'autunno ovunque: verde a non finire e chiazze di giallo e rosso tra boschi immensi. Cielo grigio e pioggerella ma va bene cosi'. Il Gauley river ci aspetta con le sue rapide e la sua natura incontaminata. Siamo in 7 piu' Scott, la guida che ci porta giu' per 23 miglia di correnti forti e rapide a non finire: del resto siamo sul sesto fiume al mondo per quanto riguarda rafting! Sveglia alle 5e30 e poi 7 ore di salti, spruzzi, ribaltamenti e altre amenita'. Si urla, si ride, ci si diverte: sembra di essere al militare.
Alla fine rientriamo nel nostro chalet nel bosco, ci godiamo la jacuzzi nel terrazzone all'aperto, mangiamo, dormiamo per piu' di 10 ore e via di nuovo verso Washington sulle country roads d'America: una goduria di weekend!
PS: Foto del rafting prossimamente online.
Il cabin in West Virginia Posted by Picasa
Il gruppo sfiancato, pasta all'amatriciana nei piatti e sano vino rosso. Al tavolo presenti rappresentanze da Olanda, Giordania, Danimarca, Belgio, Francia e Germania.Posted by Picasa
World Bankers in Jacuzzi a discutere dei problemi dell'umanita'...ma! Posted by Picasa

Friday, October 07, 2005

COLOMBO

Il Cristoforo nazionale arrivo' qui il 12 ottobre (compleanno della cognata americana mica per niente: auguri Angela!). Gli Americani lo festeggiano e noi con loro. Lunedi non si va al lavoro e quindi ci tocca un weekend lungo. Mentre la Belsky a Londra incontrera' i coniugi Bajoni in visita da Parigi, il Capo si trasferira' per tre giorni in Nord Virginia a fare del gran rafting assieme ad altri 7 YPs. Si preannuncia un weekend sereno e piacevole in terra inglese, adrenalinico e cameratesco sui torrenti d'America. Le foto ufficiali saranno online lunedi sera.
Buon weekend a tutti e viva Colombo!
I Capobelsky

Thursday, October 06, 2005

AL WOLF AL WOLF...

Oggi stavo entrando in ascensore e mi sono visto il presidente Wolfowitz che usciva tutto serio proprio mentre io zompettavo allegramente con la mia camicia a righine e la cravatta rossa. Non mi ha salutato e mi sono molto offeso.
A pranzo sono andato alla caffetteria del Fondo Monetario Internazionale. Sono tutti in giacca e cravatta, seri seri e fighetti. Mica come quelli della Banca che al confronto sono tutti hippies sinistrorsi.
Al calar della sera sono uscito dall'ufficio e sulla Pennsylvania Avenue hanno incominciato a sfrecciare decine di moto della polizia, seguite da macchinoni neri con le sirene a tutto spiano. Poi camion carichi di polizia armata fino ai denti che nemmeno a Mogadiscio. Passava il grande boss o la signorina bruttina e nera che gli porta il cappotto. Una parata assordante, grottesca, volgare: brutta quest'America dei potenti superprotetti, superarrabbiati, supersoli. Meglio l'aria fricchettona che si respira ad Adams Morgan e Dupont Circle (e noi viviamo proprio li'!) dove tutti sono piu' rilassati e belli, quasi come nella mitica Kalifornia del fratellone.

PS: La foto non e' mia: e' un tarocco scaricato da internet.

Tuesday, October 04, 2005

AUTUNNO (foto d'archivio, Londra 2004) Posted by Picasa

Monday, October 03, 2005

OOOOOMMMMM-SHANTIIIIII

Primo giorno in ufficio dopo 3 settimane di introduzione su corporate financing, integrity, mission, values, principles della banca e, ovviamente, poverty reduction (coffee breaks e laute colazioni incluse). Entro nell' MC (Main Central) building vestito da primo giorno di scuola. Tutto attorno vetro, pilastri di acciaio lunghissimi e fiumi di luce: roba da star trek. Salgo all'undicesimo piano come fossi il comandante della nave spaziale e arrivo nella sala comandi, la divisione Sud Asia. Li' mi attende Phyllis, la segretaria cinquantenne di colore dagli occhi verde fluo. Il film finisce qui: non ho ufficio, non ho computer, non ho email: welcome to the Bank! Poi le cose si mettono in moto e alla fine del giorno, dopo tira e molla e ritira e rimolla ottengo il computer e l'email. La stanza non ancora, ma abbiamo fiducia.
Per rifarmi sono andato nella palestra della Banca a fare Yoga. Li' un'americana cinquantenne pure lei (tengon su il mondo...) mi ha stirato, allungato e attorcigliato come un lombrico. Ha inframezzato l'ora di lavori forzati cantando con voce suadente Om Om, Shanti Shanti. Ha concluso, sempre cantando, con un bel Peace Peace come fossimo tutti ancora a Woodstock. Poi si e' dissolta nell'aria lasciando dietro a se' una scia luminosa: polvere di stella o coca. Om Om, Shanti Shanti...

Sunday, October 02, 2005

NEW WASHINGTON-OLD LONDON

Weekend sull'asse Londra-Washington: weekend di verde e di conoscenze. La Belsky ha girato per ore per i parchi di Londra assieme al buon Franz e poi ha incontrato le colleghe del suo studentato. E' l'unica che fa il PhD, e' l'unica che e' sposata, e' l'unica ad essere li' en passant, perche' il marito e' a Washington. You know.
Il Capo invece si e' dato a giri nelle zone bellissime fuori della capitale. Verde immenso e un senso di liberta' straordinario: la nuova bicicletta va benone e l'inaugurazione e' stata di quelle serie. Ho pedalato 2 ore al mattino e 4 ore al pomeriggio: dovevo raggiungere il gruppo degli Young Professionals (YPs) per un barbeque all'aperto ma alla fine mi sono perso. Ho pedalato miglia e miglia (piu' o meno una trentina, di cui 15 a vuoto), ma mi sono visto dei posti stupendi al solo costo delle mie povere gambotte. Sono arrivato alla grigliata con due ore di ritardo ma ne valeva la pena, soprattutto perche' salmone e dolci erano ancora li'.
Qui sotto qualche foto di questo primo weekend in America senza Laura e senza Ikea.
Colori e bandiere a Georgetown Posted by Picasa
Il canale e la mia nuova superbike. Posted by Picasa
Ombre e legno (autoscatto su tronco d' albero antico) Posted by Picasa