Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura, Alice e Agata.

Monday, January 30, 2006

KENYA-CANADA

Come promesso, ecco un po' di immagini dal Canada. Anche se non ho fotografato ne' le casette piccoline della canzone, ne' i rangers con il cappellone a tesa larga rotondo come nell'orso Yoghi, ne' le crepes con lo sciroppo d'acero posso confermare che in Canada si trova tutto cio'.
Dopo il caldo delle spiagge di Diani, mai avremmo pensato di ritrovarci qua, al freddo e al gelo, imbacuccati come lombrichi. Invece la vita prende vie insospettabili e ha catapultato Cristina e noi in angoli impensati del mondo.
Weekend molto bello (siamo stati persino sulla slitta!), cui mancava soltanto la Belsky, peraltro sempre in comunicazione telefonica. Ma alla prossima ci sara' anche lei (e Mr o Ms. Pinett, I suppose...).
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Profondo nord (Quebec City)
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Profondo nord II
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Sulla slitta (come i mitici Calvin & Hobbes!)
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Sculture di ghiaccio nella notte
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Sunday, January 29, 2006

CARNAVAL DE QUEBEC

Tornato da Montreal e da Quebec City dove la temperatura era di meno tanti gradi. L'aereo si e' levato in mezzo ad una tempesta di neve ed e' stato pure de-iced perche' era tutto congelato. Anche la macchina qua sotto non se la passava tanto bene, comunque...
Piu' foto, piu' belle, nei prossimi giorni.
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Friday, January 27, 2006

NEVE NEVE NEVE!!!

La Belsky, Nonnamicia e Pinett sono usciti sotto la neve, tutte imbacuccate, soprattutto il Pino che c'aveva una berretta speciale col pompon. La Belsky ha fatto delle foto belisssssime che esponiamo sul blog. Nonnamicia ha sfoggiato il suo ombrello economist "Never wet, sometimes dry". Il Capo, visto che a Washington non c'e' neve e ha invidia di tutti, parte per Montreal fra poco poco. Baci e buon weekend nevoso agli Italici!
I Capobelsky
Torino Olimpiadi 2006.
Mamma e neve.
Il cavallo ferito di Piazza Solferino e il suo cavaliere.
Piazza San Carlo sotto la neve.

Thursday, January 26, 2006

USTI S'EL FIOCA!

Tre del mattino e il Garibaldi di Valtellina galleggia sopra un mare di neve. Fra poco piu' di 4 ore qualcuno tirera' su la tapparella e trovera' una sorpresa non particolarmente gradita. Un pensiero e un abbraccio di sostegno ai vecchi (si fa per dire!) genitori...
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Wednesday, January 25, 2006

ALBA IN WASHINGTON

Questa era la vista dalla finestra della nostra camera intorno alle 7 del mattino di oggi, ora in cui i Capobelsky chattano da una parte all'altro dell'Atlantico come allegri fringuelli al risveglio...
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Tuesday, January 24, 2006

OLIMPICO 3!

In Piemonte da qualche settimana vige la tregua sindacale olimpica, ma a Caselle della tregua olimpica se ne impippano. Sciopero selvaggio del personale di terra e chi si e' visto si e' visto. La Belsky, giunta a Stansted per tornare a Torino e' stata rispedita nel suo loculo di Londra. Come lei altre migliaia di viaggiatori, incluso Pinett, passeggero senza biglietto ne' diritto di protesta. I nostri riproveranno oggi e speriamo che abbiano piu' fortuna. Nel frattempo la fiaccola olimpica va a ruba grazie agli anarchici, i biglietti continuano a essere irraggiungibili via internet (ho riprovato e al momento dell'acquisto mi salta fuori che i miei dati sono ridiretti ad un sito non sicuro!) e anche Zeus, da su la', si guarda bene da mandar giu' un po' di neve. Speriamo che le cose girino e che il buon Bin non si faccia venire idee grame per rovinare l'atmosfera olimpica, gia' di per se' non delle migliori...

Monday, January 23, 2006

POLDO III E MORTISIA

Nel silenzio della nostra casetta i miei interlocutori sono sempre tre: il gatto Vania, il cactus Poldo III e la pianta grassa-magra che si chiama Mortisia. Conviviamo bene, ci facciamo qualche coccola a distanza e tiriamo avanti con le nostre vite. L'obiettivo per il 2006 e' riuscire a non ammazzare Poldo III. I suoi progenitori, finiti nelle mani dei Capobelsky in passato, hanno fatto sempre una brutta fine. Pollici verdi on line, consigli di mantenimento sono benvenuti.
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Sunday, January 22, 2006

GREAT FALLS

Oggi e' stata una gran giornata sportiva. Con Jamele e David, due ottimi amici della banca, abbiamo preso le bici e siamo andati per qualche ora lungo il canale che esce da Washington. Siamo arrivati a delle cascate niente male che ho fotografato. Siccome la luce non era un granche', uso l'effetto seppia che fa molto Ansel Adams...
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BALENE LONDINESI

Le balene a Londra sono di moda. Mentre una schiatta tristemente, un'altra comunica che il cucciolo in panza ha incominciato a muoversi e a farsi sentire: emuziun, emuziun...
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Saturday, January 21, 2006

CHELSEA & STEVE

A Washington si vive un po' in una bolla: banca-casa, casa-banca, qualche fermata al cinema o in un locale di tanto in tanto ma poco piu'. E' difficile conoscere l'America da qui perche' Washington e' una citta' cosmopolita e poco rappresentativa della grande America (basti il fatto che 93% dei residenti sono democratici!). In piu' preferisco aspettare la Belsky per scoprire la capitale in due.
Per fortuna pero' ci sono Steve e Chelsea, due americani incontrati in una sera di luglio per le strade di Zamalek. Io mi ero perso e loro pure. Cercavamo tutti di andare ad un concerto di Nubiani e alla fine, con l'aiuto di un taxista egizio, ci arrivammo. Ci siamo visti per un po' al Cairo e poi di nuovo qua. Sono giovani (mi fan sentire un vecchietto!), in gamba e aperti al mondo: mi correggono quando parlo male l'inglese (provate a dire hockey ad un americano e a non farlo ridere se ci riuscite...) e mi fanno capire sempre piu' il mondo in cui vivo. Oggi ci siam fatti un brunch insieme a Teaism, vicino a Dupont Circle, a due passi dalla Florida Avenue dove viviamo. E' un localino caldo e accogliente dove cucinano cibo giapu e non. In piu' offrono tanti tipi di te diversi da bere nelle tazze di raku. Posto bello che fa casa, quasi come il Le Rustique di Nairobi. Chi verra' a trovarci un giorno provera' da se'...
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Thursday, January 19, 2006

PIEIJDI!

Giornata importante per la Belsky che oggi vede la sua supervisor per il dottorato. Speriamo vada tutto bene e che Pinett intenerisca la buona Phillips.
Qua sotto una foto della Belsky al lavoro con il suo giocattolino di Natale, regalo del consorte.

AL LAVORO

Dopo la Belsky davanti al suo computer di lavoro, ecco il Capo al lavoro "nel field". Cosa pensassero signora indiana e bimbo non si sa. Il problema maggiore e' che non ricordo cosa diavolo stessi facendo io!!!
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Wednesday, January 18, 2006

OLIMPICO 2!

Sul Monte Olimpo Zeus, secondo me, le ha parecchio girate.
STORIA 1: Aeroporto Caselle, ciack seconda. I Capobelsky in partenza. Scappano i bisogni naturali. Lei va, no problem. Lui va, cinque bagni cinque chiusi come le chiese nei giorni feriali. Attraversamento della zona bagagli per arrivare ad un altro bagno. Li' c'e' un water. Gioia e gaudio, ma momentaneo: per terra, sull'asse e sui muri un porcile che in Sud Sudan sono piu' puliti. Faccio tutto, esco e controllo: sulla porta c'e' un biglietto firmato dall'addetto alle pulizie che conferma il suo passaggio 5 minuti primi della mia entrata. Italia, forza...
STORIA 2: I Capobelsky hanno deciso di far felice Zeus e di partecipare alle Olimpiadi, anche se con zero speranze di medaglia. Comincia la corsa per il biglietto. C'e' un sito, bello e fatto benino. Tutto costa da capogiro: De Coubertain, dovunque sia, le ha certamente girate come Zeus. Non importa. Scegliamo hockey, Italia Germania. Faccio la procedura per pagare ma alla fine il mio pagamento e' risputato indietro. Ci riprova la Belsky da Londra. Niente da fare. Ci riprovo ancora io, con carta differente. No way, direbbe la nipote americana. Morale. Quei geni delle Olimpiadi 1) non accettano pagamenti dall'estero (stiamo parlando di olimpiadi, non delle regionali di corsa campestre!!!); 2) non accettano nient'altro che VISA (no mastercard, no american express, nada de nada!); 3) hanno un sistema che non funziona e alla fine non accetta neppure la VISA!!!
I Capobelsky sono ancora senza biglietto ma non demordono: a costo di sfondar le porte, nel Palavela ci entreremo...

PIACERI DELLA VITA

Leggere i giornali col suocero sulla terrazza di casa...
Fare gli gnocchi alla romana con Irene...

Tuesday, January 17, 2006

SKYPE

Stasera a mezzanotte ho incontrato in rete un altro single italoamericano. Chattava dalla California, solo soletto mentre mangiava la Cesar Salad (lui la chiama sisarsala...) preparata da una collega buon anima. A me la sisasalad non me la prepara nessuno e sara' meglio che domani vada a fare la spesa, che senno' finisco col mangiare Poldo o Mortisia in un sol boccone (scoprirete prossimamente chi sono i due...).
Comunque, l'italoamericano dalla California, soprannominato dalla Provincia Pavese "Il guru dell'open source", mi ha fatto notare che e' arrivata la nuova versione di skype CON VIDEO!!! Il guru ed io abbiamo scaricato e messo in azione: si vede che e' una meraviglia e si sente parimenti.
Al solito, chi non corre su skype.com e non scarica l'aggiornamento e' un farlocco tulipiferus. Ci vediamo quindi, molto numerosi, molto presto, on line!
Baci.
I Capobelsky virtuali e il guru.

Monday, January 16, 2006

GRESSONEY

Visita lampo in quel della Val D'Aosta: poca neve ma tanto sole che compensa. Niente sci, quindi, ma grandi dormite, mangiate colossali (inclusa Capanna Carla!) e tanto parlare che fa sempre bene. La pancia cresce, come da foto qua sotto...
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PANCIA: 20 SETTIMANE!

 
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PANCIA RIFLESSA

Thursday, January 12, 2006

VERSO GRESSONEY!

Siamo in partenza per un weekend italico su per le montagne della Val D'Aosta. Speriamo in sci, coccole, sole e capanna Carla. Racconteremo al ritorno. Nel frattempo buon weekend e viva Martin Luter King che ci da' le ferie... Posted by Picasa

FILMSSSSS

Brevissime cinematografiche. Visti di recente Kiriku e gli animali selvaggi, Paradise now e Brokeback mountains. Tanto era bello il primo Kiriku, tanto deludente questo: storia fiacca, doppiaggio da strappo di capelli, anche se disegni sempre bellissimi. Secondo i Capobelsky non vale i soldi. Idem per Brokeback mountain, filmone d'amore gay fra montagne del Wyoming in un' America d'altri tempi. Troppo melenso, fotografia facile facile, storia debole. Bravi gli attori pero', anche se non bastano a giustificare il Leone d'Oro. Infine Paradise Now, film equilibrato, durissimo, recitato e filmato divinamente. Per chi puo' da non perdere (e non ne diciamo nulla: chi si fida, vada a vederlo e se lo goda).
PS: Intanto anche l'Angiolina e' in dolce attesa del buon Brad...ah, il 2006!

Tuesday, January 10, 2006

SEMPRE IN TEMA DI VOLATILI

Accadono cose belle di questi tempi. Ieri due coppie di amici ci hanno comunicato di aspettare un bimbo. Due in un giorno solo: l'estimated date of arrival di entrambi dovrebbe essere settembre 2006, uno in America, uno in Italia. Si aggiugono ai molti amici qui alla banca che avranno bimbi nei prossimi mesi: ottima garanzia di compagnia e di grandi feste di infants e toddlers per i mesi a venire. In tempi meno sospetti (meta' 2005) avevo previsto che il 2006 sarebbe stato un anno di molte nascite e messe in cantiere. Non mi sbagliavo e ci sono ancora 11 mesi per darsi da fare. Auguri a chi aspetta e a chi progetta. Piggy, tu basta, mi raccomando!
Bacibaci.
I Capobelsky
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Monday, January 09, 2006

DI CIGNI E ALTRI VOLATILI

Questa foto e' dei Perego's che sono stati a Parigi a vedere il lago dei cigni (tra mille altre avventure...) e hanno rubato questa immagine durante lo spettacolo: io l'ho un po' taroccata ma l'originale e' loro come pure la galera se ci beccano per il copyright.
Oggi pero' parliamo di altri volatili che portano brutte malattie. Siccome ci sto lavorando un po' su, ecco qualche consiglio per i nostri lettori.
L'influenza aviaria magari arriva, magari no, ma secondo me si. Magari pero' tra 3 anni e non dopodomani. In any case, due o tre punti for family and friends:
1. Fin tanto che il virus non arriva nei polaster nostrani no problem. Se pero' arriva da noi bisogna cuocere bene il pollo. Congelarlo non ammazza il virus, indi anche se si congela cuocere bene. Se i polli nostrani si ammalano meglio non mangiare piu' uova, che sono piene di virus sia fuori che dentro. Se i polli nostrani si ammalano non c'e' da preoccuparsi troppo ed e' bene stare tranquilli (NB: finche' capita in altri paesi il ministero blocca tutte le importazioni da zone infette).
2. Se da qualche parte del mondo il virus fa il salto di specie e incomincia a trasmettersi da uomo a uomo (e non solo da pollo a uomo come adesso), la storia si fa bigia bigia. In questo caso importante e' i) avere in casa Tamiflu o Relenza che magari non fanno niente ma se va bene diminuiscono sia la durata che l'intensita' della malattia; ii) mettersi su delle mascherine (tipo N95) che magari non fanno molto ma non si sa mai; iii) lavarsi molto e bene le mani.
Concludo dicendo che a Natale volevamo regalare a tutta la family le mascherine ma non le abbiamo trovate. Indi COMPRATEVELE! Cercate anche di comprarvi delle scorte di TAMIFLU! Fatelo ora che quando arriva il panico non si trova piu' nulla.Come si dice qua, BETTER SAFE THAN SORRY...and have a great day!
ekl
PS: lo so che e' un post un po' nero pero' val la pena muoversi in anticipo: non voletemene...
PPS: Marta o Francis: se sapete di piu' o di diverso, scrivete nei commenti, please.
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Sunday, January 08, 2006

SIATE SAGGI!
Attendiamo altre citazioni colte nel post qui sotto...

Washington (Dicembre 2005)

Saturday, January 07, 2006

CITAZIONI

Weekend di tranquillita' e tanti libri. Tre citazioni tre per i nostri lettori, cortesemente pregati di aggiungere nei commenti altre citazioni piu' o meno letterarie purche' di rilievo:

1. Da LIFE OF PI un consiglio per bloggatori senza vergogne che mettono pance e altre cose belle alla berlina (se gli do' retta, qua si chiude...)

He's a shy man. Life has thaught him not to show off what is most precious to him.

2. Da L'INFINITO VIAGGIARE (Magris) una frase di Borges da lasciar sedimentare pian piano.

Un uomo si propone di il compito di disegnare il mondo. Trascorrendo gli anni, popola uno spazio con immagini di province, di regni, di montagne, di baie, di navi, d'isole, di pesci , di dimore, di strumenti, di astri, di cavalli e di persone. Poco prima di morire, scopre che quel paziente labirinto di linee traccia l'immagine del suo volto.

3. Da WHAT TO EXPECT WHEN YOU ARE EXPECTING, la regola d'oro per farsi accettare nel mondo pur essendo del sesso sbagliato.

Fathers are expectant, too. Act pregnant.

Thursday, January 05, 2006

ALLA BEFANA

La Befana di casa Zagrebelsky di solito non porta solo carbone o dolciumi. Ogni anno nella calza infila anche una letterina per fare il bilancio dell'anno precedente. Non so se passera' anche qui in America, ma io la calza l'ho appesa e attendo.
Buona epifania a chi crede e buona befana a noialtri befani.
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BOLLETTINO MEDICO

Oggi ho parlato al telefono con la sciatrice in ospedale: sembrava in forma e tutto sommato di ottimo umore. L'operazione e' andata benone ed ora e' coccolata da nonni e genitori. Pare sia piena di DVD e di libri che le terranno compagnia nei prossimi giorni prima della dimissione. Al gesso la piccola e' abituata (si veda foto qua sotto) e quindi contiamo su una grintosa e rapida ripresa.
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Wednesday, January 04, 2006

IL MARE

Sara' perche' e' inverno, sara' perche' e' grigio, sara' perche' sto finendo Life of Pi che parla di 260 giorni di naufragio su una barca in compagnia di una tigre, sara' perche' mi bastano due giorni chiuso in ufficio per aver bisogno di scappar via col pensiero, sara' perche' e' da mesi che non nuoto, sara' perche' ho le occhiaie che scomparirebbero in un attimo con un po' di sole, sara' che avrei voglia di spinnettare leggero sott'acqua in mezzo a tartarughe e pesci pagliaccio, sara' che l'acqua rimane il mio elemento, sara' che Pinett galleggia, beato lui, nel fluido piu' caldo e piu' tranquillo del mondo, sara' che siam fatti di acqua e di acqua abbiamo bisogno per continuare a vivere. Sara' quel che e', ma questa mattina mi sono svegliato con negli occhi il mare. Ho lavorato pensando al mare, ho fatto yoga pensando al mare e andro' a letto tuffando l'ultimo pensiero nel mare. Ecco dunque tre immagini di mare, per ricordarne il colore, per annusarne il profumo, per ritrovare la liberta' di spazi ampi e corpi liberi. Molto zen.
Le acque trasparenti e i sorrisi di Pantelleria
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Il mare bianco di Zanzibar
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Il verde delle palme di Diani
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Tuesday, January 03, 2006

11 + 2 + 1/2

Il primo dell'anno 2006 e' stato, a suo modo, magico. Per la prima volta in secoli eravamo tutti sotto lo stesso tetto, dalla bisnonna fino a Pinett. Nella foto mancano solo la Piggy e Sofia, impegnate al piano di sopra in allattamento con addormentamento incorporato.
Per la cronaca, la nipote su in cima, quella piu' grande, stamane si e' fracassata il ginocchio sciando in quel della Valmalenco. Siccome oggi va sotto i ferri per ricostruire il tutto, le mandiamo un augurio bloggoso di pronta guarigione e di grandi successi sciistici post-trauma tanto per seguire le orme della nostra Deborah Compagnoni. Forza Silvia!
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Monday, January 02, 2006

OLIMPICO!

Oggi si e' viaggiato: la Belsky in treno verso Cogne (con l“aiuto di trasporti di terra da Aosta in su), il Capo in aereo verso Uoscington. Siamo entrambi arrivati e stiamo benone.
Un secondo di raccoglimento per Caselle, aeroporto olimpico. A meno di un mese dall“inizio dei festeggiamenti la situazione merita una nota:
  1. Non ci sono carrelli. Provatevi voi a passare la porta girevole con 2 valigie e un trolley: se ci riuscite senza calpestare voi stessi e senza smadonnare siete degli incredibles!
  2. Se i carrelli si trovassero, sarebbero a pagamento: un euro a testa e chi se ne importa della clientela internazionale che arriva con gli yen!
  3. Dentro code che neanche alla Rinascente il 24 di dicembre. Solo a Kabul e' stato piu' difficile fare il check in e farsi guardare dentro le borse.
  4. Passati i controlli si piomba a 10 gradi: tutto e' in costruzione e l' aria circola libera nella hall. Ci fosse una sala d' aspetto ci si potrebbe riscaldare la' ma per ora si sogna e si gela. Tanto noi abbiamo il training di Chiesa.
  5. Ebbene si', nell'aeroporto c'e' un bar. Uno. Anche li' quindici minuti di coda. Alla fine arriva il piu' italico dei cappuccini servito in un bicchiere di carta neanche fossimo da starbucks.
Conclusione: non so se sia colpa di Torino o dell'Italia, pero' avere un aeroporto in questo stato e' vergognoso. Aspettando il make up dell'ultima ora, resta una domanda: ma Torino non era la capitale d'Italia?

Sunday, January 01, 2006

BUON 2006!

Per un anno a tre!
I Capobelsky
(...e Martalagreka!)