Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura, Alice e Agata.

Monday, December 22, 2008

BUONE VACANZE DAL BLOG!

Cari tutti, e' tempo di tornare a casa, di lasciare da parte il virtuale e di godersi dal vivo i profumi, il calore e la dolcezza che da troppo tempo mancano. Il blog chiude per qualche giorno, ma collezionerermo foto e racconti da condividere piu' in la'. Godetevi i luoghi cari, le persone che vi sono accanto e tutto il bello che c'e', neve, polenta, e regali inclusi! Auguri. I Capobelsky

Sunday, December 21, 2008

BYE BYE KABUL UNA CIPPA!

Il mio volo per l'India e' stato cancellato stamattina, forse per nebbia su Delhi, forse per non si sa cosa. Si riprova domani pomeriggio per Dubai, nella speranza di arrivare a Torino martedi mattina. Se mi cancellano ancora un volo dopo un mese di peregrinaggi in South Asia, prendo la mia fida guardia (questa qua che sta sempre fuori casa mia!) e attacchiamo l'aeroporto. Che pazienza ci vuole!

Saturday, December 20, 2008

BYE BYE KABUL (FINALMENTE!)

Darlaman Palace, dicembre 2008

Friday, December 19, 2008

WORKING FOR AN AID ORGANIZATION

You know you're working at an aid organization headquarters if...
1. You just had a pre-meeting to discuss your strategy planning session for the new initiative to reduce poverty by increasing access to safe water/credit/food/health care through fair and equitable distribution to those with the right to said good or service through engagement with duty bearers in the government and other stakeholders and civil society organizations.
2. You just repeatedly slammed your head into your keyboard after spending the last 20 minutes trying to get your Skype conference call between Port au Prince, West Bank/Gaza, Delhi, Nairobi and New York to work only to fail miserably.
3. You realize that you can no longer squeeze into your cubicle past that cool hand-woven cloth from Mali, the wooden mask from Congo, the elephant figurine from Thailand and the rug from Afghanistan.
4. You just completed an annual report to your donor explaining that you're very sorry that you only managed to accomplish 2 of your 14 objectives due to sudden onset of war, drought or an invasion of futuristic nano-robots.
5. You just finished explaining to the donor that you are likely to need a two-year extension and an extra $200,000 to hire an independent consulting company to come up with a plan to fight off the nano-robots, carry out said plan and then finish up the original activities.
6. You realize that you just used cheers, karibu, Insh'Allah or namaste in casual conversation despite the fact that you are neither English, Kenyan, Arab or Indian.
7. You realize that your favorite and most frequented cafe is located in Schiphol Airport in Amsterdam.
8. You just finished depressing a volunteer caller from the Red Cross for the 12th time this year who reluctantly agreed that you are not eligible to donate blood because you just got back from a malaria endemic area.
9. You're pumped with antibiotics more frequently than a cow in a concentrated feeding operation.
10. You tell yourself it's not failure if you turn it into a lessons-learned document.

SURVIVING KABUL


A Kabul non c'e' molto da fare. Al Ministero non si puo' piu' andare perche' temono che qualcuno si faccia saltare in aria; ai ristoranti si puo' fare un giro, ma e' meglio di no; con le macchine "soft skin" non ci si puo' muovere e insomma...la vita puo' diventare un po' ristretta.
Per farci forza io e la consultant hawaaiana facciamo yoga. Oggi abbiamo lanciato il mio DVD sul maxischermo della guesthouse e l' effetto era mica male. Dopo una giornata di lavoro duro duro, un po' di sana fisicita' ci sta proprio bene.

Tra le altre cose che mi hanno fatto sopravvivere serenamente in questi ultimi giorni qua a Kabul aggiungo questo libro su qua che ha vinto l'ultimo Man Booker Prize. Libro duro sull'India dei servants, di Bangalore, del contrasto fra mondo rurale e modernita'. Libro avvincente, scritto bene e facile da leggere. Ottimo per prima di andare a letto, sorseggiando the verde (altra grande risorsa per gli expatriates afghani). Baci e buona domenica a tutti.

Wednesday, December 17, 2008

I MIEI DRUGHINA

Settimane da cavallo queste qua. Dal 22 di novembre non ho smesso di lavorare un giorno: tre missioni da completare, aide memoire da scrivere, tonnellate di email che dovevi rispondere ieri l'altro, casini su casini fra Kabul e India, mentre la tua fida consultant rimane bloccata a Islamabad perche' gli aerei delle UN non hanno i bulloni di ricambio. Siamo in dirittura d'arrivo anche se dopo quest'ultima missione (per il programma AIDS in Afghanistan) dovro' ancora scrivere il progetto per il programma sanitario di base per l'Afghanistan. Quando penso che il primary care (vaccinazioni, parti, trattamento della TB etc) di circa otto milioni di afgani dipende da me, mi viene la tremarella. Ancora di piu' perche' il mio ex capo mi ha lasciato con le braghe di tela. O si corre o si affonda. Indi si corre a perdifiato. E che Dio ce la mandi buona.
Oggi pero' sono stato al meeting delle ONG che forniscono i servizi sanitari ai miei drughina. Dopo un anno e mezzo di lavoro, la firma dei contratti col ministro, e qualche mese in piu', oggi mi hanno raccontato di quello che stanno facendo con decine e decine di tossicodipendenti. Per un minuto mi si e' aperto il cuore e la stanchezza di queste settimane si e' come volatilizzata.

Tuesday, December 16, 2008

RICORDI DI PISCINE INDIANE.


Posted by Picasa

Monday, December 15, 2008

SCARPA ASSASSINA

Dopo le scarpate di Baghdad, oggi Bush e' venuto da noi. Qua a Kabul ha trovato un paese abbastanza a pezzi, ma nessuna scarpa volante (i giornalisti afgani sono stati invitati a togliersi le scarpe prima di entrare nella sala conferenze!). Una scarpa che vola non e' elegante, ma puo' essere un simbolo piu' toccante di mille parole. Un'altra scarpa entra nella storia, Bush e' ormai in dirittura d'arrivo e il 20 gennaio e' finalmente vicino.

Saturday, December 13, 2008

GIOCHI CON ARTURO E LA ZIA.



Thursday, December 11, 2008

DIALOGHI DELL' ASSURDO (Featuring Alice the Raskal)


DIALOGO A: Torino, sulla porta di casa.
Alice: "Nonna dove vai?"
Nonna: "Vado al lavoro, tesoro"
Alice: "Prendi l'aereo?"

DIALOGO B: Torino, guardando dalla finestra mentre fuori nevica
Alice: "Mamma, mamma guarda!"
Belsky: "Che cosa Alice?"
Alice: "Guarda,mamma: un pinguino!

Wednesday, December 10, 2008

NEVE A TORINO!


Tuesday, December 09, 2008

FOGLIO BIANCO

La mia vena creativa si sta prosciugando. Se la Belsky non incomincia a mettere su un po' di foto lei, qua ci restano solo gli archivi. Ecco quindi un amarcord dei due pisquani mentre fanno Yoga sotto la guida di Marsha, la tipa fricchettona che dal computer ci fa fare tutte le posizioni piu' strane.

Altro amarcord: un bel video di Alice che legge con Rob.

Sunday, December 07, 2008

TAJ MAHAL E ALTRI AMENI HOTEL

Il Taj Mahal di Delhi e' un hotel speciale non solo per la bellezza degli interni, la grande piscina, i camerieri con i guanti e l'orchidea sul guanciale. E' speciale perche' e' la mia casa in India e perche' qua sono stato con le mie fanciulle. Fa specie andare nella lobby e nel ristorante dopo quello che e' successo a Mumbai. Fa rabbrividire pensare se fosse successo qualcosa con Alice e Laura qua. Certo e' che l' hotel terrorism e' una realta'. Grandi hotel lussuosi e pieni di stranieri sono obiettivo semplice semplice: piu' facili di aerei, ambasciate, installazioni civili o militari. Per quanto mi riguarda ieri ho realizzato che in questi anni sono stato in ben 4 hotel che sono stati oggetto di attacchi terroristici: Marriot-Islamabad; Gazhala Garden-Sharm, Taj Mahal-India, Grand Hyatt-Amman. La conclusione e' o che vado nei posti sbagliati o che porto un po' sfiga. E comunque oggi pomeriggio me la godo in piscina... Buon ponte a tutti! e.

Saturday, December 06, 2008

RIENTRO IN ITALIA!

Le mie signore stanno atterrando in quel di Torino. Di li', dopo un pranzetto con la nonna, partiranno per Cogne. Dalla foto del pratone di fronte al Gran Paradiso sembra che ci sia un pacco di neve: grande felicita', un poco di invidia indiana, e tra tre settimane esatte saremo li' tutti assieme. Yepa yepa!

Thursday, December 04, 2008

IL MIO CAPPELLO (questa volta con testa!)

Oggi il mio driver, che viene dal Panshir, mi ha regalato un pakol, il cappello tradizionale afgano. Con la barbettina lunghetta e il capelin, mi sento forte e fiero come Massoud. Baci a tutti da Kabul.

Wednesday, December 03, 2008

EQUILIBRI

Venire a Kabul e' sempre un'impresa. Non tanto per il viaggio, non per il jet lag, non per la sicurezza. Kabul e' un'impresa perche' spalanca la schizofrenia di una vita e impone testa e resilience per non scivolare. La fuga, i lettori piu' stretti pre-blog ricorderanno, era linfa per crescere; oggi e' piu' spesso ostacolo, eppure ancora necessario.
Alla ricerca di equilibrio, oggi ho letto questa frase di Calvino, che un po', almeno un po', risuona:
"Non che sia diminuito il mio interesse per quello che succede, ma non sento piu' la spinta a esserci in mezzo in prima persona. E' soprattutto per via del fatto che non sono piu' giovane, si capisce. Lo stendhalismo, che era stata la filosofia pratica della mia giovinezza, a un certo punto e' finito. Forse e' solo un processo del metabolismo, una cosa che viene con l'eta', ero stato giovane a lungo, forse troppo, tutt'a un tratto ho sentito che doveva cominciare la vecchiaia, si' proprio la vecchiaia, sperando magari d'allungare la vecchiaia cominciandola prima."

Monday, December 01, 2008

1 DICEMBRE: PRIMA FINESTRELLA!

Primo dicembre e con la neve che cade al nord c'e' gia' aria di Natale. Noi, con un po' di anticipo, quest'anno siamo riusciti a fare l'albero. La Belsky ha fatto grandi compere da Target e l'albero e' stato costruito ben bene, con lucine, argenti e palline dorate sbrilucicchine da leccare tutte (sic!). Abbiamo pure la corona alla porta, indi, piu' di cosi' non si puo'.

Prima della mia partenza per Kabul abbiamo organizzato una piccola festa di Natale, con tanti amici, buon cibo e un' atmosfera intima e calda che fa davvero tanto casa. Due bottiglie di spumante e un bell'annuncio ufficiale hanno completato la serata.


Tra gli amici, c'erano alcuni nuovi di zecca. Qua sopra Giada, con babbo Christian; sotto Eliana, con mamma Caridad, papa' Renos e Sofia. Caridad & Renos, this picture is for you with our best wishes and a hug from Kabul! Ciao. e.