Tuesday, May 31, 2005
Ciao tutti!
Siamo arrivati a destinazione, la Belsky a Londra, il Capo al Cairo. Stiamo entrambi bene: la Belsky va fuori a cercare abiti da sposa per Joann, il Capo si riposa nelle lussuose stanze dell'Intercontinental Heliopolis. Grazie a skype siamo connessi e aggiornati: viva il 21esimo secolo!
Un ringraziamento speciale ai Capobianco senior e alla Micia per l'accoglienza torino-sondriese degli ultimi due giorni. Spettacolari per calore, efficienza e supporto (morale e fisico). Per la mamma, le giacche sono arrivate benone e non si sono nemmeno spiegazzate! Per il papà, grazie ancora per la visita oculistica: come dice la nonna, anche lei aveva le mosche nere ma poi le sono scomparse (speriamo passino anche a me evitando di diventar cieco da un oooocch!!!). Per Micia, grazie dei libri: me li leggero' in sere solitarie mangiando lentil soups in ristorantini egizi. Per Mario/Irene: ho incominciato un libro di Jervis che si intitola "Contro il relativismo". Ha parecchie delle cose di cui parlavamo l'altra sera e quando venite giù ve lo cuccate come fosse "Uomini altrove"!!!
Da ultimo, siccome si chiude un mese abbastanza pienotto, eleggiamo, selza alcun dubbio, la nuova arrivata a personaggio di maggio. Indi eccovi un paio di foto scattate sul portone di casa Santamaria.
Baci a tutti.
E&L
Saturday, May 28, 2005
ROKA
Ultima serata a Londra con un caldo boia, cielo blu blu e luce fino a tardi. La Belsky torna dal suo convegno di femministe internazionali decisa a mettersi anche lei il velo molto presto; il Capo da un meeting deprimente della London School of Hygiene che conferma il livello infimo di una scuola cui resta il nome, alcuni ricercatori eccezionali e poco altro.
Allora ce ne andiamo a Regent's Park a prenderci il tramonto e goderci il primo vero giorno di estate. C'e' gente dappertutto e sembra una grande festa. A volte sembra Halloween perchè le donne British, già con i polpacci in vista a gennaio, con il primo caldo si denudano completamente. Il problema, mi si passi l'essere politically incorrect, è che più brutte sono, più si spogliano. Quindi girare a Londra ieri era come essere dal macellaio: un trionfo di cosciotti torniti, carni bianchissime, mammellone felliniane e lardo a gogò. Se uno pensa alle fanciulle italiche primaverili, in giro con vestitini fru fru svolazzanti, sorrisi belli e capelli al vento, uno ringrazia Armani e torna a casa (infatti torniamo, ndr).
In ogni caso, dopo questo giro storico per Regent's Park ci siamo concessi un'ultima cena ad un ristorante in Charlotte's Street che avevamo adocchiato mesi fa. Si chiama Roka, è japanese trendy, con un uomo in smoking e occhiali neri che ti accoglie alla porta, e servizio cortese e impeccabile. Saranno ispirati dallo zen, ma ambiente e cibo erano superbi. Abbiamo aperitivato, mangiato, chiacchierato e rimangiato, il tutto su un tavolo di legno grezzo, con davanti i cuochi che preparavano i piatti come fossero opere d'arte. Un trionfo, ancora più gradito perchè atteso da mesi. Se capitate da Londra e non siete on a shoestring, Roka è da non perdere!
Bon. Oggi si chiude. Fra poco arrivano gli energumeni di sevenseas che porteranno i nostri beni verso l'Italia. Noi si parte stasera con Ryanair per Torino e domani si arriva in valle, speriamo in tempo per un bicchiere di buon rosso nelle cantine aperte del buon Peppo.
Friday, May 27, 2005
ADDII 2
Gli scatoloni si stanno riempiendo, le temperature si alzano e i saluti continuano. Qua sotto alcune foto di una cena bella al Gallipoli (ristorante turco di Islington, sempre bellissimo) con gli amici piu' importanti di questo anno londinese.
Malinconia in crescita.
Daniela. Leon, Dodo, Pierre, Joann, L&E, Gabriele
I Capobelsky
Oriental Turkish Dinner
Wednesday, May 25, 2005
ADDII
Sono arrivati gli scatoloni ed è quasi ora di cominciare a impacchettare masserizie varie per un nuovo trasloco, prima a sud e poi a ovest. Ieri sera abbiamo salutato amici vari con una cena a casa con Franz, Francesco, un ragazzo israeliano conosciuto di recente e una coppia mezza sudafricana, mezza spagnola. Fa specie immaginare la nostra casa piena per l'ultima volta: niente più Tesco points, niente più pasticcini di Harrods, niente più Coram Fields fuori dalla finestra. Arriverà presto qualcosa di diverso, ma qua ci siamo stati proprio bene. Allez...direbbe Joann con un sorriso.
Ieri sera poi, thanks to Ryanair, all'International hall è spuntato Gabriele da Torino. Starà con noi per un paio di giorni e vedremo di godercela.
Intanto qua sotto mettiamo una foto d'archivio con Francesco e la mitica Mison, la prima a partire un paio di mesi fare per il suo dottorato a Johannesburg in mezzo ai minatori. La torta che si vede è una Belsky Original: roba da leccarsi i baffi!
Tuesday, May 24, 2005
SOLO ANDATA
Come la Belsky con la Vanoni, così il Capo con Erri De Luca. Quasi per pietà li manteniamo in attesa dell'ospizio comprando tutto, pure la spazzatura, che producono. Meno male che ogni tanto ci sono ancora delle perle.
"Siamo gli innumerevoli, raddoppio a ogni casa di scacchiera
lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra.
Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli dell'orizzonte, che ci rovescia a sacco.
Siamo venuti scalzi, invece delle suole,
senza sentire spine, pietre, code di scorpioni.
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d'avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,
l'odore che perdeste, l'uguaglianza che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo,
è nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
il naso delicato, siete cima di sabbia dell'umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo scirocco."
"Siamo gli innumerevoli, raddoppio a ogni casa di scacchiera
lastrichiamo di scheletri il vostro mare per camminarci sopra.
Non potete contarci, se contati aumentiamo
figli dell'orizzonte, che ci rovescia a sacco.
Siamo venuti scalzi, invece delle suole,
senza sentire spine, pietre, code di scorpioni.
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi.
Faremo i servi, i figli che non fate,
nostre vite saranno i vostri libri d'avventura.
Portiamo Omero e Dante, il cieco e il pellegrino,
l'odore che perdeste, l'uguaglianza che avete sottomesso.
Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi
quelli che vanno a piedi non possono essere fermati.
Da nostri fianchi nasce il vostro nuovo mondo,
è nostra la rottura delle acque, la montata del latte.
Voi siete il collo del pianeta, la testa pettinata,
il naso delicato, siete cima di sabbia dell'umanità.
Noi siamo i piedi in marcia per raggiungervi,
vi reggeremo il corpo, fresco di forze nostre.
Spaleremo la neve, allisceremo i prati, batteremo i tappeti
noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo.
Stringetevi nei panni, noi siamo il rosso e il nero della terra,
oltremare di sandali sfondati, lo scirocco."
Sunday, May 22, 2005
IT'S WONDERFUL, IT'S WONDERFUL...
...good luck my baby...it's wonderful, it's wonderful, I dream of you!
Concerto di Paolo Conte alla Royal Festival Hall di Londra. Migliaia di persone dentro un teatro enorme ad ascoltare questo avvocato di Asti, che canta di ratafià, elegie, Bartali e cose così. Polveroso, lo definisce la Belsky. Certamente raffinato, con una band eccezionale tutta in smoking a suonare il suo jazz, e nessuna parola a interrompere la musica. Potrebbe essere Parigi ma i bravo del pubblico mancano l’accento finale e rivelano indubbie infiltrazioni italiane.
Standing ovation. Lui sorride, ma è di quelli che delle standing ovation se ne fregano. Un bis, due bis e poi, con un gesto un po’ teatrale, fa capire di esser senza piu’ voce. Guarda in alto verso la galleria, riassetta lo smoking e in un attimo è già sparito nella buca...chups chups, budi budibu'!
Voto: 8
Concerto di Paolo Conte alla Royal Festival Hall di Londra. Migliaia di persone dentro un teatro enorme ad ascoltare questo avvocato di Asti, che canta di ratafià, elegie, Bartali e cose così. Polveroso, lo definisce la Belsky. Certamente raffinato, con una band eccezionale tutta in smoking a suonare il suo jazz, e nessuna parola a interrompere la musica. Potrebbe essere Parigi ma i bravo del pubblico mancano l’accento finale e rivelano indubbie infiltrazioni italiane.
Standing ovation. Lui sorride, ma è di quelli che delle standing ovation se ne fregano. Un bis, due bis e poi, con un gesto un po’ teatrale, fa capire di esser senza piu’ voce. Guarda in alto verso la galleria, riassetta lo smoking e in un attimo è già sparito nella buca...chups chups, budi budibu'!
Voto: 8
Saturday, May 21, 2005
LAST TANGO
Ieri sera abbiamo organizzato una bella cena con una coppia di amici brasiliani (che hanno preparato la caipirinha per noi), Francesco (cliente abituale di casa Capobelsky) e Johann, canadese-oriental molto simpa. Dopo cena abbiamo visto l'ultimo tango a Parigi di Bertolucci. Che dire? Il film è un po' diretto e non sorprende tanto lo scandalo di qualche decennio fa. Però il finale merita di restare in poltrona (lasciando perdere il povero Brando che si toglie la cicca di bocca prima di schiattare, patetico!) e la scena dell'ultimo tango è un piccolo capolavoro. La fotografia pure non è male anche se un po' di maniera in alcune inquadrature. Il gelato alla vaniglia Haagen Dazs con fragole valeva la serata e il film.
Voto: 6e1/2 (1/2 per il gelato...)
Friday, May 20, 2005
TEMPI AFRICANI
Con tutto il bordello di Sofia, mi sono reso conto di non aver messo sul blog nemmeno una foto del Kenya. Rimedio oggi, anche se con un po' di ritardo.
-
Casetta a Watamu
Vista dal soggiorno
Vicini di casa...
La Cri con il bouquet del matrimonio (un po' avvizzito...)

Wednesday, May 18, 2005
Tuesday, May 17, 2005
BACK TO LONDON
Siamo tornati a Londra: fuori c'e' il sole, le temperature si stanno alzando e gli alberi di fronte a casa sono ormai carichi di foglie. Sulle strade sempre il solito crogiolo di razze che fa di questa citta' uno zoo splendido in cui annoiarsi e' impossibile.
Non c'e' molto tempo per godersela perche' qua bisogna lavorare di brutto per finire i corsi del dottorato e prepararsi per lo spostamento al Cairo nonche' gli esami estivi. In compenso sfruttiamo la nostra casetta per cenette varie e ce la godiamo tra di noi.
Dall'Italia e' giunta stamane registrata la voce della Piggy che dice che sua figlia (quella parlante) sta scrivendo un tema sullo ziubelu. Io attendo come fossero i risultati di un esame. Meno male che c'e' l'altra scimmietta che ancora non parla...
PS.: Fabri, si e' incantato il counter del blog. Se riesci a metterci mano ci fai una cortesia...grassssssie.
Monday, May 16, 2005
Saturday, May 14, 2005
SOFIA 2
Ciao a tutti e scusate il ritardo negli aggiornamenti (siamo ancora a Pavia con limitato accesso a diavolerie tecnologiche).
Allora, Sofia è nata bella, rosa rosa, lunga (50 cm) e magretta (3 Kili esatti esatti). L'ha tirata fuori Zara al termine di un affondo a quattro mani nella pancia della Piggy. Povera Piggy, spolpata come un granchio. Però il prodotto è magnifico e il granchio si sta già rimettendo in sesto. E comunque è bello essere uomo e non dover far tanta fatica.
Ci sarebbero milioni di emozioni da raccontare ma si fa un po' fatica. Sono cose davvero intime queste e perciò si tengono dentro: mica roba da blog. Per riassumere il tutto in una riga, non credo ci sia niente di piu' bello (probabilmente in termini assoluti) di una vita che nasce. Madri e padri in ascolto forse potranno avere pensieri piu' maturi al riguardo.
Per le foto abbiate ancora un filo di pazienza: arriveranno, probabilmente domani.
Baci a tutti.
ziulele (detto anche ziubelu o ziu d'Africa)
&
zialaura (detta anche la laura)
Thursday, May 12, 2005
Monday, May 09, 2005
PRIMAVERA AFRICANA
Se in Italia comincia il giro in bici (la Belsky ne e' da sempre una agguerrita telespettatrice), qua a Nairobi si va in giro in canotto. Ieri sera, tornato dalla costa dopo un weekend di sole, spiagge bianchissime e maree potenti, mi sono ritrovato in piena stagione delle piogge. Strade allagate da fiumi marroni, veicoli in panne, tanta acqua africana e niente elettricita' a casa (ma tante candele e fuoco nel camino, che non e' male). La cosa di per se' e' pure bella, anche se stamattina, senza elettricita', mancava pure l'acqua calda. L'importante e' solo che mi facciano salire domani sera sull'aereo che mi porta da mia cognata; per il resto posso anche urlare un po' sotto la doccia...
Domani ho il mio meeting finale (30 persone che giudicheranno il lavoro dell'ultimo mese, sperem in bene!), poi yoga, taxi, aeroporto e flat bedzzzzzz in British Airways. Poi Italia e famiglia e Laura. Non vedo l'ora.
Saturday, May 07, 2005
Friday, May 06, 2005
ULTIMA ORA
E' stata trovata la bimba scomparsa. Trasformata da uno strano virus torinese (qualcuno dice Varicella), la piccola e' ora nelle fide mani della nonna Micia e di Maria Luisa del Salvador.
Stay tuned, more will follow...
BLIAR
E cosi anche le elezioni inglese sono passate. Anche il Capo e la Belsky avevano diritto di voto, perche' residenti, pero' uno era in Kenya e l'altra non aveva ricevuto la cartolina elettorale. Indi il popolo inglese ha fatto senza di noi.
I risultati finali comunque piacciono perche' al di la' di tutto il BLIAR, come lo chiamano gli inglesi, rimane meglio di Howard e il labor meglio dei tories. La Commission for Africa ha fatto un buon lavoro e se nei prossimi anni portera' frutti sara' una buona cosa. Pero' il buon Blair si e' preso una bella batosta di seggi e questo ben gli sta dopo le schifezze irachene.
Ora il sole splende sull'Inghilterra ove la Belsky prepara presentazioni e studia. Anche a Nairobi il sole splende e apre le porte ad un weekend di mare e coste splendide in quel di Watamu (guardate qua sotto e schiattate d'invidia...). Che clima c'e' invece in quel di Pavia alla vigilia dell'ultimo weekend con pancione? E sulle coste della California che si dice? E a Braunschweig? Ahm ahm, ba ba, direbbe la Lea...
Wednesday, May 04, 2005
OM
Ieri sera mi sono fatto trascinare ad una lezione di Yoga. Ne capisco talmente poco che stavo andando in palestra con le scarpe da ginnastica e l'orologio. Mi sono tolto tutto all'ultimo minuto prima che l'ispirato insegnante indiano Nikit potesse sporcare il suo karma urlandomi contro. Nikit, dal nome che pare una minaccia, mi ha fatto mettere in posizioni che non avrei mai immaginato. Ho portato i piedi a toccare il pavimento dietro la testa, ho fatto il cobra, l'arco, la locusta e il saluto al sole. A un certo punto mi ha spinto la colonna vertebrale che ho creduto di spaccarmi in tanti piccoli pezzi. Invece no. Ho fatto tutti gli esercizi seguendo la sua guida: inhaaaaaaale, exhaaaaaaale, inhaaaaaaaale e sono riuscito a restare in posizioni inimmaginabili per minuti. Alla fine ci ha fatti stendere a terra per rilassarci. Ci ha fatto chiudere gli occhi e immaginare ogni parte del corpo per farla rilassare. Ha incominciato con la punta dei piedi e poi e' risalito piano piano. Relax your toes, relax your knees and so on. Quando e' arrivato alla pancia e ha detto relax your pancreas io e il mio amico Davide siamo scoppiati a ridere che non ci tenevamo piu'.
Eppero', contro ogni previsione, yoga mi e' piaciuto tantissimo. Rilassa, allunga i muscoli e fa trovare un'armonia con il proprio corpo che non avevo mai provato. Lo so che penserete che sono le solite boiate un po' new age, pero' e' vero: una gran scoperta. Io lo consiglio a tutti anche se il rischio di rimanere incastrati come l'ometto qua sotto e' reale.
Tuesday, May 03, 2005
WELCOME TO EGYPT!
Basta che noi si dica che si va al Cairo che succede di tutto: bombe di qua, spari di la' e pitipu'e pitipa'. Meno male che ci sono anche delle belle notizie. Oggi e' stata ritrovato a Saqqara (la piramide che avevamo messo nella foto sull'Egitto) un sarcofago ottimamente conservato per piu' di 2000 anni. I colori del sarcofago sono vivi come quelli dei disegni all'interno delle tombe nalla valle dei re e delle regine. Quando nel 2001 noi entravamo in queste meraviglie scortati da guide dall'incerto inglese (FISCHHHH, CAUUUUU) quei colori erano sempre una sorpresa e un'emozione grandissima. Per chi verra' a trovarci, questo e molto altro sara' a portata di mano e occhi. Le prenotazioni restano sempre apertissime.
PS.: Guardate le margheritine sul colletto: GURU ante litteram. Stupende.
Sunday, May 01, 2005
TURIN, KUNI E LUNDRA
Allora, la telefonata da Washington è arrivata dopo tanta attesa. Eravamo a Stansted pronti per prendere l'aereo e la Maria Angelica ci ha fatto volare per aria ancor prima del decollo. C'e' uno scatto in fondo alle foto del weekend che testimonia il momento: il cagnotto è felice e stanco, la fida Belsky anche lei bella sorridente. Speriamo possa essere il simbolo della nuova avventura che va a cominciare.
Comunque in questo weekend si è viaggiato a mille e il blog ha da riempirsi. C'è stato il matrimonio della Fennie a Cuneo (Kuni con l'umlaut come dice Marta la Greka). La Fennie era proprio una bella sposa e sia la cerimonia che il ricevimento ci sono piaciuti un bel po': ci siamo persi le danze occitane perchè la Belsky aveva un tacchetto bastardo che le impediva di scatenarsi come suo solito (sic) ma per il resto ci siamo divertiti alla grande. Il Commissario Malescia e Marta la Greka hanno contribuito a rendere la giornata memorabile e per questo meritano una foto ricordo qua sotto.
Da ultimo siamo stati a Torino con tutta la famiglia Zagrebelsky al gran completo. Marta Kravemutter ha abbandonato la sua bambina minore. Si dice che la piccola Lea sia stata vista per l'ultima volta a casa con la nonna. C'è il forte timore che la nonna possa averla persa di vista mentre quest'ultima girovagava per internet su siti strani... Se qualcuno vedesse la bimba qua sotto in giro per strada, è pregato di lasciare un messaggio sul nostro sito. Il padre della vittima pare abbia preso possesso dell'altra figlia (Annaholz) per sottrare almeno lei alle grinfie di Marta Kravemutter: abbiamo fiducia nella solidità teutonica ma dubitiamo possa ritrovare Lea a breve. Nonno Vladi è partito per Strasburgo in cerca della minore. La Belsky rimane a monitorare Torino assieme alla Oma. Il Capo è a Londra e partirà per l'Africa domattina per vedere se Lea è già stata messa sul mercato nero. Irene, meno male che c'è lei, è sempre più brava.