Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Thursday, March 31, 2005

MARZO 2005

Questo marzo di incertezze e continui ups and downs volge al termine. Ne usciamo piuttosto contenti con molti dubbi finalmente risolti. Si’ al Sussex, si’ all’ LSE, no (per ora) a Fiesole. Si’ al Kenya, forse al Cairo, si’ a possibili consultancies ad Oxford.
Rimangono ancora un paio di pezzi del puzzle da sistemare: il dottorato a Washington e un posticino in banca sempre da quelle parti. Attendiamo pazienti e senza troppi affanni (ormai ci siamo…).
Nel frattempo, oggi Wolfie verra’ confermato alla Banca Mondiale. L’Europa ha calato le braghe, vuoi per mandare la Bonino all’UNHCR, o Pascal Lamy al WTO o per un posto di membro permanente alle Nazioni Unite (Germania). Il balletto non e’ stato dei piu’ edificanti, ma la musica, internazionale e nazionale, di questi tempi sembra essere un po’ stonata.

Wednesday, March 30, 2005

NAIROBI

A Nairobi si atterra ancora in mezzo al National Park. C’e’ sempre il rischio di sbattere contro qualche animale, ma anche questa volta l’aereo della Kenya Airways ha toccato terra senza alcun problema. La prima curva fuori dall’aeroporto e’ sempre un colpo al cuore, specialmente alle 6 e 30 del mattino con il sole che si alza all’orizzonte tra nubi basse e la savana che si sveglia, maestosa e sonnolenta. Pochi chilometri e poi arrivano le macchine, i cartelloni pubblicitari, i grattacieli del centro e le strade che si intasano per il rush hour. Infine la casa di Annalisa e Silvia (una meraviglia che merita un blog a se’) e il mio vecchio ufficio sulle palafitte.
Strano essere qua di nuovo. Tutto e’ come prima, ma non lo e’ piu’. Non c’e’ Isotta, non c’e’ la casa in Jade Valley, non c’e’ Leila. Manca anche Laura, purtroppo. Pero’ c’e’ un sole magnifico, una natura cosi’ ricca da fare spavento, vecchi amici da rincontrare e un bel lavoro sulla malaria da cominciare. Penso proprio che me la godro’.

Tuesday, March 29, 2005

Viste le distanze intercontinentali, ecco qua un altro po' di Palmiro per tirarsi su...

Monday, March 28, 2005

PASQUA

Pasqua bianca in quel di Gressoney. Sciate con fratello e nipote, mangiate da favola in casa Prat e tanta neve che cade fuori. Fine inverno, una volta per tutte.
Dall'aeroporto Schipol di Amsterdam un saluto al volo.
Capo (la Belsky è volata a Cogne con mammà...)
RIfugio Guglielmina (è proprio così bello come sembra...) Posted by Hello
Schianto di fratello... Posted by Hello
Schianto di nipote (foto fatta dall'altro schianto di nipote piu' piccolo...) Posted by Hello

Thursday, March 24, 2005

DAGHERROTIPI

Oggi ho mangiato tacchino e patate targati Nonna Bice. Chi ha provato capisce. Chi no, non immagina cosa perda.
Per impedire l'abbiocco post prandium ci siamo seduti nel suo soggiorno sotto i ciclamini a guardare foto di due secoli fa. C'erano la "nonnina" (la bisnonna della nonna), piccola piccola in una foto di gruppo dopo la vendemmia. C'erano la nonna della nonna Bice e i suoi undici (!) figli, in una foto del 1899, inamidati e belli con le maniche a sbuffo, i baffi arricciati e i panciotti con la catenella. Alcuni emigrati a far fortuna in America, altri restati a costruire un futuro in Italia. Poi c'erano lo zio Fulvio bambino, la bisnonna Pina, una parente morta giovane giovane d'intossicazione alimentare a Napoli e sua figlia, anch'essa morta giovanissima.
Uno guarda quelle foto e sente la storia. Una storia fatta di donne che lottavano per poter fare il liceo, di balie e baglioni, di avvocati sondriesi di alto valore, di vedove con una nidiata da tirar su, di matrimoni combinati dopo storie un po' libertine con la donna delle pulizie.
Lo sfondo è la Valtellina e quelle stesse montagne da cui ogni mattina arriva la luce per i ciclamini della nonna. A guardarla oggi, tutta cemento e macchine, questa valle ha perso tanto fascino ed è proprio un peccato. La Valtellina, sostiene la Chiara, è bella solo se vista da 600 metri di altezza. Credo abbia ragione.
Però le storie della nonna riportano in vita anche quella. Tornano le persone, le risate, i sogni, le vite fatte di gioie e lutti. E' lei che le rende vive ed è lei che dà colore a volti sconosciuti di foto ormai ingiallite. E' attraverso le sue parole, come attraverso le parole di tutti i grandi vecchi, che la storia ritorna presente.
Lunga vita a lei e a tutti i nonni che ancora sanno raccontare storie. O la storia, che poi è quasi la stessa cosa.

Wednesday, March 23, 2005

FIDANZATA LONTANA

Giornate di spostamenti. Uno qua, una là. Se il Capo sta in Valtellina e la Belsky a Torino, il blog ne soffre.
Ci rifugiamo in un anatroccolo piccolo brutto e nero che la sa sempre più lunga di tutti e che non molla mai. A chi non lo conoscesse ancora, ecco a voi l'unico ed inimitabile Palmiro. La sua fidanzata lontana, che sembra piva piva, non si vede ma c'è e probabilmente lo ama alla follia.
Palmiro for President (altro che Wolfie...).

Monday, March 21, 2005

21 MARZO

Ieri, in Campidoglio, è stata celebrata la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. E' stata una giornata con un pezzettino di noi e di tutti quelli che per il nostro matrimonio hanno deciso di donare dei soldi a Libera.
Don Ciotti ha detto cose di valore. Le lasciamo qua sotto, per chi ne abbia voglia:
"[...] Però le parole non bastano, sono distanti dalla vita, dalle necessità, dai problemi reali. [...] La partecipazione è un antidoto rispetto al veleno della passività, che svuota la democrazia dall'interno, come abbiamo visto in modo crescente e preoccupante negli anni più recenti. E, assieme, è difesa di fronte alle incoerenze, alla retorica, alle troppe parole vuote che addormentano le coscienze. Noi, "a occhi aperti", vogliamo sognare. Il sogno ci aiuta a non appiattirci nella quotidianità, a non accontentarci delle promesse, a non spegnerci nell'abitudine e nella rassegnazione. Ma il sogno deve sapersi fare segno: deve incidersi nella vita di tutti i giorni, deve trasformarsi in presente diverso, deve rendersi riconoscibile agli altri per poter essere condiviso.
[...] In questi dieci anni abbiamo fatto tappa a Niscemi, Reggio Calabria, Corleone, Casarano, Torre Annunziata, Nuoro, Modena, Gela. Ora siamo di nuovo a Roma. Più stanchi e preoccupati, ma non per questo meno determinati. Perchè il nostro sogno si fa segno. Le parole, fecondate dalla coerenza, diventano vita, reciprocità, costruzione di futuro. Condivisione e memoria. Impegno e promessa.
E tutto ciò è scritto non sulla sabbia, ma nella carne viva di ciascuno. Per questo denunciamo le nostre preoccupazioni, ma non ci ritiriamo nelle nostre case o nelle nostre chiese. Dopo dieci anni non dobbiamo stare zitti nè fermarci. Non possiamo dimenticare, nè arrenderci."
E' PRIMAVERA! Auguri e starnuti felici a tutti.  Posted by Hello

Sunday, March 20, 2005

ITALIA, ARRIVIAMO!

Stamattina è partita Micia per Torino. Domani tocca alla Belsky (direzione augusta taurinorum) e martedi al Capo (direzione Sondrio con tappa milanese in giornata).
Lasciamo una Londra che sta tornando grigia e fredda dopo un weekend di caldo e sole stupendi (testimonianze qua sotto).
Per gli amici/famigliari Italici: ci si vede/sente prestissimo!
St. James' Park in una splendida giornata di quasi primavera. Posted by Hello
I Capobelsky al parco. Posted by Hello
Antonella, Ellynne e Andrea Posted by Hello

Saturday, March 19, 2005

LA BRITISH LIBRARY

Cari Silvia, Filippo e Anna (Lea è esonerata, per ora),
stamattina nonna Micia ed io siamo andati alla British Library, che tradotto in italiano significa la Biblioteca Inglese. Non una biblioteca inglese qualsiasi, ma LA biblioteca numero uno! E' la più grande di tutta l'Inghilterra e una delle 3 più grandi biblioteche al mondo. Pensate che in questo edificio grande grande e costosissimo sono racchiusi milioni e milioni di libri, nuovi, vecchi, vecchissimi e alcuni addirittura così antichi che quando sono stati scritti la bisnonna della bisnonna della bisnonna Bice non era ancora nata!
Ebbene, voi sapete bene che per scrivere un libro occorre innanzitutto la carta. Un tempo però la carta e i quaderni che adesso si trovano in tutte le cartolerie a poco prezzo, erano preziosissimi e quasi introvabili. E un tempo ancor più lontano, ancor prima della nonna della bisnonna della bisnonna della bisnonna Bice, la carta non esisteva. Senza carta, niente libri, niente storie da leggere alla sera, niente libri su cui imparare, niente immagini del mondo da scoprire. Quello era quello che succedeva moooolto tempo fa.
Poi un giorno qualcuno in oriente inventò la carta e qualcun altro incominciò a scrivere delle pagine e a racchiuderle in libri. Tra i primi libri ad essere scritti ci fu la Bibbia. Ebbene, nella British Library c'è una Bibbia scritta in greco che si chiama Codex Sinaiticus perchè venne conservato nel Sinai, nel convento di Santa Caterina, per molti secoli prima che arrivasse qua a Londra. E' un libro bellissimo, scritto a 8 colonne (una cosa stranissima a dire la verità) e perfettamente conservato. Basta guardarlo per immaginare un uomo di più di mille 1600 anni fa che scriveva con un pennino tutte le parole: e' uno fra i libri più antichi al mondo ed e' sopravvissuto a tormente, guerre, alluvioni e putipù senza mai essere distrutto. Pensate un po' che tutte le parole sono attaccate l'una alle altre e che tra loro non ci sono spazi: a me sarebbe girata la testa dopo cinque minuti!!!
Vicino al Codex Sinaiticus la nonna Micia ed io abbiamo poi visto un pezzettino di carta, piccolo piccolo e, al confronto con il Codex Sinaiticus, recentissimo. Risale agli anni '60, quando i vostri nonni avevano più o meno l'età della zia Laura e quando i vostri genitori stavano per nascere. Su questo pezzettino di carta un bravo cantante di nome John Lennon scrisse, per la prima volta, un testo di una canzone bellissima che si chiama Imagine. E' una canzone sulla pace nel mondo e sull'amicizia fra persone diverse. Chiedete alla mamma di cantarvela e sono sicuro che se la ricordera'.
Adesso lo zio scappa. Vi lascio con un paio di fotografie tra cui quelle di un monumento stranissimo che si trova alla British Library. E' una panchina fatta a libro e il libro e' come incantenato. Cosa avrà mai voluto dire lo scultore che l'ha costruita? Fateci sapere, mi raccomando!
Un bacio a tutti e quattro.
Zio Lele
La British Library (e nonna Micia sotto la statua di Newton piegato sul suo compasso...) Posted by Hello
Il Codex Sinaiticus. Posted by Hello
La panchina libro. Posted by Hello

Friday, March 18, 2005

SEI MESI

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Thursday, March 17, 2005

E' ARRIVATA LA SUOCERA (AIUTO!)

E' arrivata Micia e abbiamo passato una giornata spettacolare: Westminster e una speech del secretary of state Hilary Benn sulla Commission for Africa; pranzo nei giardini della regina sotto un sole primaverile e un cielo meravigliosamente blu, appuntamento con Margaret Mazzantini all'istituto di cultura italiana.
Insomma, giornata indimenticabile. Ma non è finita qui. Tornati a casa alle 8 di sera passate, Micia entra nella sua stanza a castello già dimora di molti nostri ospiti. Caccia un urlo e chiama tutti dicendo "Guardate qui!". Laura si precipita e panico! E' crollato il soffitto. Non l'intonaco leggero, proprio il soffitto duro duro che se ti cade sulla testa ti fa fuori. Ora, tenendo presente che la nostra casa ha 215 anni, che il soffitto crolla e che la porta del bagno non si chiude più (forse perchè il tetto della casa sta inesorabilmente implodendo?), è molto probabile che queste siano le ultime ore nel nostro appartamentino. Che storia!
Vi terremo informati; nel frattempo ecco le foto di una giornata indimenticabile, crollo compreso.
Suocera e genero sulla Royal Mall Posted by Hello
La Margaret. Posted by Hello
Il crollo. Posted by Hello
Ultima cena... Posted by Hello

Wednesday, March 16, 2005

WOLFOWITZ

!!!
CENSURATO
!!!!

Tuesday, March 15, 2005

L' AZEGLIO E LA FRANCA

Non avevamo una carrozza per attenderli come ha fatto la regina. Non avevamo nemmeno i cannoni e il nostro letto a castello non può competere con il lusso di Buckingam Palace. Però noi c'eravamo. Appostati dentro il British Museum per tre ore o giù di lì (la pacchia di esser studenti...). Poi sono tutti arrivati, prima Urbani, poi Fini e infine l'Azeglio e la Franca.
Ora, qua c'è da spiegare una cosa. Dentro il museo c'erano solo due italiani, ovvero i Capobelsky. Tutti gli altri erano stranieri e, chissà perchè, aspettavano il Luska nazionale. Quando è entrato il Ciampi, Laura ha incominciato a battere le mani. Io ho scattato la foto e poi ho dato sostegno alla moglie urlando "Bravo Presidente!". L'ho fatto con la mia nonna in testa, che vale doppio.
L'Azeglio e la Franca ci hanno salutato (vedi foto qua sotto) e hanno pure sorriso. Intorno a noi tutti stavano ancora aspettando il Silvio. Pare siano ancora là mentre il Ciampi torna a Buckingam Palace e il nostro letto a castello si appresta ad accogliere, con tutti gli onori, la Micia nazionale.
Viva la Repubblica, dice mia moglie!
Viva l'Italia! (cliccare sulla foto per ingrandire) Posted by Hello

BLOG

Scrivere il blog è divertente. Devi pensare alle foto da mettere, a qualcosa di interessante da dire, e poi se non scrivi dall'altra parte ti arrivano subito gli stimoli ad aggiungere qualcosa ("Leleeee, la frase di Rushdie è su da tre giorniiiii...."). Però scrivere il blog è pure difficile. Come insegnano nella scuola inglese, la regola prima per la comunicazione è KYA, Know Your Audience. E quando l'audience è spersa tra 3 continenti (come minimo) e va dalla pasionaria di Rifondazione Comunista al fronte di Alleanza Nazionale; quando sai che se la poesia della Szymborska a qualcuno piace ("Oh, com'è evocativa...") e qualcuno pensa "Sa l'è 'sta roba chi?", insomma quando non si sa chi legge, scrivere diventa più difficile ma anche più divertente.
Ora, dopo questa prima fase di prova, cercheremo di metter su un counter (il fratello magico ci sta lavorando da New Orleans, pensate un po'!) e incentiveremo commenti (basta cliccare sotto comments, lasciare il messaggio, scegliere l'opzione others e mandare).
Per ora però dobbiamo una menzione d'onore a:
  1. Marta: per aver commentato in più occasioni e per aver dato l'autorizzazione per le foto delle figlie.
  2. Angela: per aver dato (a posteriori) l'autorizzazione per le foto della figlia. Suo cognato, una bestia, non gliel' aveva nemmeno chiesta. Mille scuse ancora.
  3. Micia: perchè probabilmente stampa tutte le foto e lascia decine di fogli con le nostre immagini sul tavolino dei vivi. L'importante è non sbagliare tavolino, mi raccomando!!!
  4. Fabrizio: perchè è il mago del blog e senza lui non si fa nulla.
  5. Peppo & Camilla: perchè anche se non commentano, guardano e memorizzano il tutto con grande attenzione...
  6. La Piggy: perchè è stata silenziosa (del resto cova...) ma adesso si riprenderà con vigore.
  7. Ingrid (detta anche Josephine): perchè una domestica di Santo Domingo con un nome così non può che essere un transessuale rifugiato politico che tirerà su la nostra futura nipote da vera liberal. E in più contiamo che dia tempo e forze alla Piggy per riprendersi con vigore...
  8. Irene (detta anche Airìn, all'inglese): perchè non solo ha scaricato messenger, non solo è riuscita a vederci in videoconferenza, ma ha pure fatto commenti sul blog. Le manca solo skype e poi è perfetta!

Bon, direi che per oggi abbiamo animato il sito a sufficienza. A questo punto, inutile a dirsi, aspettiamo commenti.
Baci e coccole dai vostri Capobelsky.

Sunday, March 13, 2005

PENSIERO DI MARZO

"Most of what matters in our lives takes place in our absence."

Salman Rushdie, "Midnight's children"

Friday, March 11, 2005

BRIGHTON

Gita nel Sussex, sul pullman e coi panini nel sacco. Abbiamo visto il campus della Sussex University, parlato con la Prof. Pompidour (o Dembour, 'nze sa...) e fatto un altro passo verso il PhD di Laura (uno dei tanti...). Poi abbiamo girato Brighton che è città di mare, culturalmente vitale e interessante. Sul molo abbiamo giocato, visto il tramonto e migliaia di uccelli. Robe romantiche, mica scherzi. Poi pullman di nuovo, Londra e una serata con Joann e Dorothea in un locale mediorientale con tanto di mezze, shisha e musica egiziana. Testimonianze fotografiche a seguire.
Sole e mare. Posted by Hello
Luce. Posted by Hello
Hitchcock in Brighton. Posted by Hello
I Capobelshisha.... Posted by Hello
La nipote più piccola (ancora non per molto...) malatina (cfr. la foto della zia herpetica del 27 febbraio!) Posted by Hello
Lea nel suo massimo splendore (due denti compresi...) Posted by Hello

Wednesday, March 09, 2005

WESTMINSTER

Quando studiavo storia la house of commons e la house of lords mi mettevano una soggezione immensa. Stamane ci sono entrato per andare a sentire la nostra Carol Bellamy che parlava. Che posto! Tutto stucchi, merletti, vetrate, sedie in pelle e firula'. E poi c'era Carol! Ormai al termine del suo decennale mandato di direttore dell'UNICEF, e' in procinto di andarsene e quindi ha parlato liberamente togliendosi anche qualche sassolino. E' stato bello ascoltare una persona che non ama il non-sense, che va al sodo e che ha cose da raccontare. Abbiamo fatto anche due chiacchiere a tu per tu alla fine della conferenza (stimolata da una domanda bastarda del sottoscritto durante la conferenza... eh eh) e la cosa mi ha fatto molto piacere.
Ma la notizia di oggi e' un'altra: il governo italiano ha candidato la Bonino a capo dell'Alto Commissariato per i Rifugiati! E' il posto perfetto per lei e speriamo davvero che ce la faccia. Forza Emma!

Monday, March 07, 2005

RITRATTO DI DONNA

Deve essere a scelta.
Cambiare, purché niente cambi.
E' facile,impossibile, difficile, ne vale la pena.
Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
Dorme con lui come la prima venuta, l'unica al mondo.
Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
Ingenua, ma ottima consigliera.
Debole, ma sosterrà.
Non ha la testa sulle spalle, però l'avrà.
Legge Jaspers e le riviste femminili.
Non sa a che serve questa vite, e costruirà un ponte.
Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.
Tiene nelle mani un passero con l'ala spezzata,
soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.
Dove è che corre, non sarà stanca?
Ma no, solo un poco, molto, non importa.
O lo ama, o si è intestardita.
Nel bene, nel male, e per l'amor del cielo!

WISLAWA SZYMBORSKA


Auguri.

Sunday, March 06, 2005

LONDRA A 4

Arrivati e ripartiti. Un giro di ruota, tutto in poco più di 40 ore, quattro pacchetti di sigarette (o giù di lì...), un paio di Stansted Express, 5-6 cab e camminate varie fra il Russel Hotel e il Millennium Bridge. Abbiamo fatto delle calde colazioni nella nostra casetta, guardato la neve cadere dalla terrazza della Tate Modern, scoperto Dubuffet e un quadro di Kichner, parlato di referendum e di servizi segreti, guardato un sofferto (rubato?) 2 a 1 sulla Roma, vinto con l'8 e il 2 al casinò, mangiato cozze, chips, risotti alla pescatora, lamponi, crostate e dolcezze varie.
Poi, come venuti, i nonni sono ripartiti in un battibaleno: ti volti e non ci sono più. Restano un gustoso salame di provenienza valtellinese, un accappatoio di Missoni, ricordi catturati nella mente, in telecamere e video digitali e un inconfondibile odore di tabacco e fumo che fa, e farà sempre, casa. Proprio bello.
Colazione londinese Posted by Hello
Il Pedro in tutto il suo splendore... Posted by Hello
Sorriso con sciarpa Posted by Hello
Tre opere d'arte Posted by Hello
I Capobelsky Posted by Hello
Ca' de mat! Posted by Hello

Friday, March 04, 2005

ULTIMA ORA SUI NONNI IN ARRIVO

Dunque, in Valtellina e nel resto della Lombardia è tornato il sereno. A Londra invece stamattina veniva giù una neve che mai in tutto l'inverno... Conclusione, hanno riaperto Orio al Serio e hanno chiuso Stansted!!!!

Gli intrepidi nonni, sfidando minacce di neve e imprevisti imprevedibili, hanno preso la IGNIS e sono scesi nella Bergamasca. Non appena arrivati a Orio al Serio, come per miracolo a Londra ha smesso di nevicare. Stansted ha riaperto e i voli sono ripresi regolari: alle ore 12.33 GMT si puo' sperare, con cauto ottimismo, che fra poche ore saranno in arrivo... Alè!
E a Londra, stamattina, nevica... Posted by Hello

Thursday, March 03, 2005

E pure la nostra lavandaia pavese non se la passa troppo bene... Posted by Hello
Nevica sul Garibaldi di Valtellina, sulla torre del Ligari e pare pure su Orio al Serio...ce la faranno i baldi Capobianchi senior ad arrivare a Londra per il weekend? Ma... Posted by Hello

Tuesday, March 01, 2005

JULES ET JIM

Ci sono libri e film che scavalcano generazioni e che tornano, in momenti diversi, a fermare un istante. Jules et Jim è uno di questi: scritto da Rochè negli anni '50, tradotto in film nella Parigi dei primi anni '60, regalato come libro dalla Deborah negli anni '90 del collegio e visto su un computer in una mansarda londinese assieme a Laura, Jules et Jim ha la rara capacità di connettere mondi, esperienze e persone lontane nel tempo e nello spazio.
"Inventare l'amore" è la sfida di Catherine secondo Jim. In realtà immergersi nell'amore, annegarci dentro è l' unica spinta vitale per Catherine e forse, meno consciamente, per tutti gli altri protagonisti. Non a caso l'acqua (della Senna e di altri fiumi) è così presente nel film tanto da farne punto estremo d'arrivo. Ma "i pionieri devono essere umili, non egoisti" e forse lì c'è una risposta che però rimane sospesa, come un punto di domanda.
Magnifica regia di Truffaut (genialità di dettaglio unita a profonda leggerezza nella narrazione), fantastici attori (Jeanne Moreau che fa la locomotiva con la sigaretta e la corsa sul ponte sono immagini che scavalcano decenni rimanendo incredibilmente fresche), paesaggi muti senza macchine e rumore che fanno rimpiangere tempi più lenti e silenziosi. Infine la storia che è splendida nel suo continuo mescolare torbido e limpido. Come fosse acqua, come fosse vita.
Voto: 8