Monday, February 28, 2005
Sunday, February 27, 2005
BOLLETTINO MEDICO (DOMENICA 27, 12 PM)
La paziente ha trascorso una notte tranquilla (rubando le coperte al marito come di norma) ed è stata svegliata di buon ora da suo padre. Nonostante lo stato di confusione iniziale, pare che a metà telefonata la paziente abbia riconosciuto il parente. Lo stato fisico è in leggera ripresa, quello mentale incerto. La paziente e' stata trattenuta dal salutare alla finestra per timore di ulteriori complicazioni psicofisiche.
La prognosi resta riservata.
Dettato, letto e sottoscritto dalla paziente.
La prognosi resta riservata.
Dettato, letto e sottoscritto dalla paziente.
Saturday, February 26, 2005
IL RESPONSABILE DELLE RISORSE UMANE
L'ultimo libro di Yehoshua parla di un uomo, il capo personale di un grande panificio di Tel Aviv, e delle sue responsabilità nei confronti di una impiegata straniera, allontanata dall'azienda per motivi ambigui e vittima di un attentato kamikaze in Israele. E' una storia di viaggi incrociati: da un lato quello della donna venuta dall'Est per trovare speranza e riportata cadavere nel suo paese; dall'altro quello dell'uomo che parte per l'Est sotto costrizione per poi tornare in Israele, in chiusura di libro, da uomo libero.
Il cardine del libro è il concetto del senso del dovere, come possibile risultato di imposizione esterna o di libera scelta. Yehoshua sembra suggerire che solo guardando gli effetti del proprio vivere sugli altri si possa capire dove è il giusto e dove è il male. Solo passando attraverso l'umanità, a volte squallida, a volte limpida, dei militari, del console, del figlio della donna, e di tutti gli altri protagonisti del libro, il responsabile delle risorse umane trova la propria libertà e con essa un senso più pieno delle proprie scelte.
Scritto discretamente, il libro ha un ritmo da film francese, piuttosto lento e con finale a sorpresa. Voto: 6 e 1/2
Friday, February 25, 2005
SHINGLES BELLS
Mentre fuori continua a nevischiare e a far freschetto, la Lauretta se ne sta rintanata in casa con tanta stanchezza addosso e un po' di mal di testa. Ieri pero' in seguito alla comparsa di simpatiche macchioline sulla sua schiena, al dottor Capobianco (minor) e' venuto il dubbio, confermato stamane dalla dottoressa Potter dell'NHS (National Health System): Mrs. Capobianco has SHINGLES! Cioe' la sciura Capobianco l'a ciapa' el foc de sant'Antoni! Ustia de'!
Io e la maga Potter abbiamo messo la Lauretta sotto terapia e confidiamo che si riprenda presto. Per ora e' nel letto che leggiucchia l'Economist e un giallo di Aristotele detective. Io cerco di prendermi cura della fanciulla nella speranza che il virus che l'ha colpita non becchi anche me: essendo lo stesso della varicella e non avendo avuto io la varicella da piccolo, i rischi di essere infettato sono considerevoli! Stay tuned su capobelsky.it per futuri bollettini medici.
P.S.: Piggy, ecco svelato il mistero per cui nelle foto Laura appariva così stanca!!!
Wednesday, February 23, 2005
HANDS ON
Giornata grigia e fredda, con neve portata da vento e freddo polare. Ernest, il Ghaniano con cui condivido l'ufficio, si riempie di golf, berrette e guantoni e inveisce contro inverno ed Europa. Noi invece ci godiamo la mattinata al caldo della nostra casa in Lansdowne Terrace e poi usciamo per un pranzetto alla caffetteria thailandese. Prima di andare al King's College per la lezione di Laura, ci fermiamo al British Museum per un' oretta di antichità a costo zero.
E' proprio di vil denaro che qui si parlerà. Ebbene, nel British Museum c'è un'iniziativa, chiamata "Hands on": su speciali banchetti ci sono oggetti antichi che il pubblico puo' tenere in mano e toccare. I Capobelsky si sono avvicinati ad un banchetto su cui c'erano monete di decine di secoli fa e grazie ad una vecchietta gentile che sapeva e spiegava tutto, hanno visto cose spettacolari: una moneta a forma di delfino, una piccola moneta d'oro con l'effige di Alessandro, un'altra ancora in argento con un leone che sbrana una gazzella.
Una moneta fra tutte va però ricordata: era una tetradracma ateniese del 5° secolo avanti Cristo con da un lato un gufo e dall'altra Atena. Solo dopo averla ammirata a lungo, la vecchietta ci ha mostrato 1 Euro greco su cui è stato riprodotto proprio lo stesso gufetto (guardare qua sotto per credere...)! E' difficile da spiegare ma avere quelle due monete tra le mani è stato come unire due mondi lontanissimi. Il fatto di poterli toccare invece che semplicemente vedere ha aggiunto non poco alla suggestione del momento.
Sono certo che nostra nipote Silvia, che ben sa la passione dello zio per lo studio delle monete e delle banconote, apprezzerà questo piccolo regalo informatico...
E' proprio di vil denaro che qui si parlerà. Ebbene, nel British Museum c'è un'iniziativa, chiamata "Hands on": su speciali banchetti ci sono oggetti antichi che il pubblico puo' tenere in mano e toccare. I Capobelsky si sono avvicinati ad un banchetto su cui c'erano monete di decine di secoli fa e grazie ad una vecchietta gentile che sapeva e spiegava tutto, hanno visto cose spettacolari: una moneta a forma di delfino, una piccola moneta d'oro con l'effige di Alessandro, un'altra ancora in argento con un leone che sbrana una gazzella.
Una moneta fra tutte va però ricordata: era una tetradracma ateniese del 5° secolo avanti Cristo con da un lato un gufo e dall'altra Atena. Solo dopo averla ammirata a lungo, la vecchietta ci ha mostrato 1 Euro greco su cui è stato riprodotto proprio lo stesso gufetto (guardare qua sotto per credere...)! E' difficile da spiegare ma avere quelle due monete tra le mani è stato come unire due mondi lontanissimi. Il fatto di poterli toccare invece che semplicemente vedere ha aggiunto non poco alla suggestione del momento.
Sono certo che nostra nipote Silvia, che ben sa la passione dello zio per lo studio delle monete e delle banconote, apprezzerà questo piccolo regalo informatico...
Tuesday, February 22, 2005
THE PICTURE ROOM
Lincoln's Inn Fields è una splendida piazza del diciassettesimo secolo non lontana da Holborn. Sul parco centrale si affacciano palazzi raffinati tra i quali il Royal College of Surgeons e, al numero 13, il Soane's Museum. Il museo è in realtà la casa-atelier di John Soane, illustre architetto neoclassico inglese a cavallo tra '700 e '800. Definito "a self-made man, egotistic, irascible, with encyclopedic interest", Soane collezionò nella sua casa museo migliaia di opere d'arte, inclusi reperti archeologici egizi, antichita' medioevali, opere classiche, quadri etc. Entrare nella sua casa, praticamente inalterata dalla sua morte nel 1837, è come entrare nel tempo. Nell'immobilità e nel silenzio che caratterizzano la casa, si corre indietro nei secoli e quasi si possono sentire le risate di chi in quella casa entrava per le feste d'arte che Soane organizzava per mostrare agli amici i suoi nuovi acquisti. Al di là dell'atmosfera c'è però una stanza che da sè vale la visita, compresa l'inevitabile queue inglese sotto una pioggerellina fine fine.
The picture room è una piccola stanza, 10 metri quadri al massimo, tappezzata di quadri. E' curata da una guardia, un ometto secco e vecchieggiante che osserva silenzioso i suoi ospiti e offre le bellezze, di cui lui solo sa, a chi se lo merita. La cosa funziona così. Le pareti su cui sono appesi i quadri sono movibili: se si stacca un gancetto (il potere del vecchietto è tutto lì...) si aprono altre pareti con altri quadri. Se si stacca un altro gancetto, un'altra parete si apre. Ai disegni dell'architetto Soane (in realtà fatti dal suo collaboratore Gandhi), si aggiungono i volti di Hogarth, grossolani, umani, volgari nel senso più letterale. C'è Fussli, ci sono opere dell'ultimo Piranesi con le vedute di Pompei e di altre rovine romantiche.
Gioiello nel gioiello, la picture room è una delle scoperte artistiche più belle e inaspettate di questi mesi londinesi. E' un must per chi verrà a trovarci e per chi avrà voglia di andarci da solo. Un unico consiglio: mostrate interesse e emozionatevi...solo così la guardia si commuoverà e aprirà, con riserbo e sospetto, le altre pareti sotto cui si nascondono mondi di inestimabile valore e bellezza.
Monday, February 21, 2005
I PEREGO' S A LONDRA
Il nostro primo weekend da bloggers si e' svolto in compagnia dei Perego's, giunti a Londra venerdi pomeriggio e ripartiti dopo tre giorni, 45 Km a piedi, 6 musei (British Museum, Soane's House, National Portrait Gallery, Saatschi Gallery, Tate Modern, Wallace Collection), pranzi etnici (mitico e recommended per chi viene a Londra il Gallipoli turco a Islington), un cimitero gestito da vecchiacce kapo' (Highgate Cemetery, molto bello...), un parco (Hampstead Heath),diverse piazze, pioggia, neve e freddo e pure un mal di stomaco (di Peppo). Memorabili e da inserire ne "l'Agendina" dei Capobelsky:
- LONDON EYE: la ruotona panoramica che gira e gira e gira e che porta in alto fino a far tremare le gambette.
- LONDON EYE: perche' come dice Camilla, e' un paradosso: vuole farti guardare Londra e invece tutta Londra guarda lui...
- SAATCHI GALLERY: perche' gli architetti lumbard ti dicono che e' bellissima ma alla fine custa e c'e' poco o niente a parte Nitsch (uno fuori come una biscia che fa i quadri col sangue, belli pero'...)
- Il PEDERASTA londinese: che approccia prima Peppo e poi ci prova con me (Are you Italian?)
- BUCKINGAM PALACE: perche' e' a casa di Dio, e' pure un brutto palazzo ma noi, stoici, ci siamo andati perche' a Londra s'ha da vedere la casa della regina costi quel che costi
- NIVEA: crema indispensabile per sopravvivere al vento londinese freddo gelido
Insomma, un weekend da favola, da ricordare con un po' di foto...
UN NUOVO INIZIO
Oggi comincia ufficialmente il Capobelsky's blog, un nuovo modo per tenere le nostre famiglie e gli amici informati su come vanno le cose da una parte all'altra del nostro mondo. Il blog deve tutto al mio fratellone ingegnere, qui rappresentato nella nostra casa di Londra. Siamo molto grati a lui e abbiate pieta' se il blog sara' un po' misero/sconfusionato all'inizio: miglioreremo col tempo (insciallah...).
emanuele&laura
emanuele&laura