IL CASO (O FORSE NO!)

Negli ultimi tre giorni il caso ha voluto che:

1) Il mio cellulare americano tirasse le cuoia per sempre (oggi);

2) Il mio palmare tirasse le cuoia per sempre (ieri);

3) La mia capa decidesse di darmi un aumento del 4% di stipendio, performance based, come si fa nel privato (l'altroieri);

4) Nel negozio della T-mobile ci fosse un ragazzo simpatico, paziente e bravo (stasera).

Il caso ha messo insieme tutto questo e oggi, entrato nel negozio per comprarmi il cellulare piu' economico, ne sono uscito con il blackberry pearl, un gioiellino di telefono che non solo fa le chiamate, ma funziona da palmare, macchina fotografica, nonche' da lettore di email. Il genio famigliare me lo aveva consigliato tempo fa e io non ho resistito.

Mia moglie, quando legge questo post, prendera' un colpo. Io pero' prometto ufficialmente di fare buon uso del blackberry e di non diventare come quei tristi maniaci workaholics che hanno sempre l'ammennicolo davanti agli occhi. Se lo guardero' a lungo, sara' solo per ammirare le foto delle mie due fanciulle: giurin giureta!

FAMIGGHIE

Home is where the heart is, ho letto da qualche parte.

Per noi giramondi, o almeno per me, la fetta piu' grossa di cuore e' in Valmalenco, nella casa di sassi, perline e divani rossi della nonna. Qua sotto foto della nonna con Alice, sveglia di buon mattino, alla ricerca di portacenere colorati. Nella seconda foto c'e' la famiglia dell' Avvocato, quasi al completo, in una gita il fondo alla valle di Chiareggio, sotto il ghiacciaio del Ventina. C'e' la Dori ma manca la Silvietta, anche lei in giro per i monti, ma con i boy-scouts.
Altra foto con la cuginetta Sofia, che armata di cuffia da nuoto e ciuccio, ha ricoperto di fazzolettini la piccola Aliciona. La quale, armata pure lei di ciuccio, si e' divertita un mondo (anche se dalla foto non si direbbe...) e ha lasciato fare.

Chiudiamo con il nonno Vladimiro, colto qui nella pineta di Primolo. Anche lui, sceso da Strasburgo, ha contribuito a rendere la nostra settimana in Valmalenco ancora piu' casa.

VACANZE ATTO PRIMO

La prima settimana di vacanza malenca e' volata via: e' stata rilassante, piena di sole, di persone care, di pizzoccheri, camminate e buon vino. La pupattola e' cresciuta, e' sempre una bellezza (ogni scarrafone...) e rimane allegra e aperta al mondo. Ha un'energia micidiale che si ripercuote sulla schiena del babbo e sulla stanchezza della mamma, ma un suo "BAH!" ripaga ogni sforzo.

Abbiamo scattato un mare di foto ma vista l'ora tarda e il rientro a Washington con fuso orario, questa sera ne mettiamo su solo tre sul tema delle mie due signore. Da domani arriveranno foto e racconti vari di montagna e famiglia. Per ora buonanotte e buona settimana a tutti da una Washington piovosa, calda e umida come una foresta tropicale.

BYE BYE BLOG!

Fra un paio d'ore lascio Dubai e torno verso Torino dalle mie pupe, e in Valtellina con la mia nonna. L'intenzione e' quella di godersela alla grande, senza computer, senza lavoro e senza blog. Ritorneremo in linea domenica 29 con foto e racconti malenchi.
Se nel frattempo qualcuno ha voglia di utilizzare lo spazio commenti per raccontare cose belle o condividere spunti interessanti (che so, libri o film o mostre o eventi di vario tipo), noi siamo contenti. Baci e buone vacanze.
I Capobelsky

UNITED COLORS

Domani e' l'ultimo giorno. Colazione, wrap-up meeting con il ministro della sanita' e poi, finalmente, l'atteso aereo per Dubai.

Chiudo queste due settimane afghane con una foto dei miei compagni di viaggio: Benjamin, Sayed e Tekabe. Canada, Afghanistan, Etiopia e infine io a rappresentare l'Italia. Quattro continenti, quattro strade diverse che convergono per alcune settimane di lavoro insieme, fra meeting, giri in toyota, risate, cene e tanti racconti. Questa diversita' e' una delle ricchezze piu' grandi della Banca. Detto cio', ha ragione l'Avvocato quando dice che tenendo famiglia mi sono scelto un lavoro proprio di m. Indi, good bye United Colors e...Italia, arrivoooo!!!

LA STONY STOPA

La stony stopa si trova a Haybak, la capitale di Samangan. E' la costruzione che si vede qua sotto: squadrata e solida, domina dall'alto una serie di colline molto belle. Si trova su un cucuzzolo il cui perimetro e' scavato nella roccia, come nelle chiese di Lalibela in Etiopia. E' un posto bello di per se' ma la cosa migliore e' il cartello informativo qua sopra: cliccate sulla foto e riuscirete a leggerlo. Enjoy it!

AL LADRO!

Una banda di mascalzoni ci ha rubato il maggiolone. Pare sia ritornato in Q Street ma non c'e' da fidarsi troppo... E comunque, anche rubato, fa sempre la sua bella figura!

ALICIONA IL CIBO E ARTHUR!

Oggi si sciala! Tre sequenze di foto, la prima da Cogne, la seconda e la terza da Kabul. Speriamo vi piacciano...

RITRATTI

PAESAGGI

ALICE, LA ZIA IRENE E IL GRAN PARADISO!

AFGHANISTAN

Sono rientrato da Samangan, provincia nel nord dell'Afghanistan. Per tre giorni abbiamo viaggiato lungo strade spaccaschiena con il nostro 4x4, incontrato ostetriche e medici, mangiato kebab e zuppe, dormito in 5 in una piccola stanzetta di un centro sanitario. Polvere, paesi isolati e rurali, case di fango, montagne altissime e colline che si perdono all'orizzonte. Contadini, asini, bambini e donne incinta. Un mondo lontanissimo, antico, noi all'inizio del millennio scorso.

Ho fatto foto e da domani arriveranno. Per ora buonanotte dalla guesthouse 2 di Kabul (un Hilton rispetto alle ultime notti...).

NIDO COGNINO.

Dopo un'ora di tentativi per caricare le foto rinuncio... Mi spiace: riprovero' domani (mannaggia alla connessione Cognina...)

ALICE CON I CAPELLI CORTI.

Atterrato a Kabul, dopo un lungo viaggio verso est. Dall'alto le montagne sono sempre uguali, anche se senza neve. Sotto, la citta' resta polverosa, piena di gente a piedi, di sparute biciclette guidate da uomini con turbante e di taxi gialli: noi abbiamo il Toyota con interni in pelle e radica e esterni corazzati! Stanno rimettendo a posto l'aeroporto e la foto di Massoud e' sparita dalla facciata. I burqa azzurri sono sempre in giro, alla faccia di chi pensava che l'invasione/liberazione degli occidentali li avrebbe fatti scomparire. L'autista della banca, campione afgano di wrestling, e' ancora al suo posto di guida, con la sua barba e il suo sorriso paciocco. Nella guesthouse ci sono il wireless, la nutella, l'aria condizionata e addirittura due bagni per quattro guests. A tavola si chiacchiera tutti assieme, come capita quando si va "nel field". Ogni volta che lo dico mi prendo insulti, ma sono contento di essere qua.

BIP BIP!

Giornate di grandi corse, lavoro, sport e amici. Sono uscito tutte le sere, facendomi addirittura offire una cena da Nora (!), ristorante sciccoso vicino alla nostra vecchia casa di Florida Avenue. Sono stato piu' volte in piscina, a Mount Vernon in bicicletta e a correre lungo il canale di Georgetown in mezzo a una magica nebbia post temporale. Mi hanno approvato il progetto da 60 milioni di dollari per la Tanzania e il mio paper sulla Somalia ha ricevuto un buon feedback. Ho mangiato gelati a gogo', ho ripreso a leggere libri (elamdulilla'), mi sono fatto lo scalpo, e, con l'aiuto di Violetta, questa sera ho pure una casa che e' un incanto. Come sempre non ho ancora fatto le valigie, ma la notte portera' consiglio e poi ho ancora qualche ora buona. Poi si va: Francoforte, Dubai e infine Kabul. Un altro ritorno. Atteso, un filo temuto e, in un certo senso, inevitabile. Eccoci quindi: bip bip e via!

FACCE DA SPOPI

La Belsky si è dimenticata il cavo della macchina fotografica negli USA.
Rimediamo dagli USA con alcune facciotte del mese passato.
Buon weekend a tutti.

LA VITA AL CONTRARIO

Senza Belsky e Spopi il blog prendera' forme un po' strane nelle prossime settimane. Per oggi ci affidiamo a Woody Allen:

"La vita dovrebbe essere vissuta al contrario, iniziare morendo per superare il trauma più grosso e svegliarsi in ospedale con le rughe che scompaiono e dopo 40 anni di lavoro la scuola che ti godi in tutt'altro modo e quando sei piccolo ti infili in un posto che conosci bene e nessuno ti rompe le scatole e alla fine abbandoni questo mondo in un meraviglioso amplesso".

FUOCHI D'ARTIFICIO A WASHINGTON!

Oggi, 4 luglio festa dell'Indipendenza. Per celebrare me la sono spassata in piscina, leggendo, guardandomi internet e facendo una gran corsa lungo il canale. Alla sera, di rito, i fuochi d'artificio. Quest'anno li ho visti dal Kennedy Center con il Lincoln Memorial sulla destra e il Watergate sulla sinistra. Tanti pitim e pitipum che sembrava Baghdad. Pero' qui i bambini urlano di gioia e applaudono contenti. Fra loro, l'anno prossimo, potrebbe anche esserci l'Americana di famiglia...

FUOCHI D'ARTIFICIO A TORINO!

Stasera collegamento live a Torino. Non attraverso skype questa volta, ma attraverso il sito della nuova 500. Spettacolo lungo due ore, emozionante e ben fatto come per le cerimonie durante le Olimpiadi.

La Gerini canta Happy Birthday stile Marylin, cinque elefanti entrano nella 500 gialla, degli uomini metallici si appendono a formare la silouhette della nuova macchina. Ricordi di dolce vita, della nostra 500 bianca targata SO 51051 (ma magari la memoria mi inganna...) con cui ci si arrampicava per salire a Chiesa, della 500 blu di Peppo con cui si festeggio' ubriachi non ricordo se la maturita' o una coppa della Juve.
Sullo sfondo la Chiesa dei Cappuccini, la Mole, i Murazzi, la "mia" Torino con l' Aliciona (speriamo non l'abbiano svegliata i fuochi!), la Belsky, Arturone, e tutta la truppa.

Una nuova macchina, cool e moderna. Una vetrina luminosa e internazionale. Bello spettacolo, bella Italia, la migliore da portare alti nel mondo. Ancora una volta, brava Torino!

IN VOLO!

Le mie signore sono in volo. Cominciano le vacanze e allora via verso Torino, a bordo dell' ennesimo aereo.
Oggi, arrivati all'aeroporto di Washington, c'era un caos inimmaginabile. Valigie, caciara, bambini, code e checkiniste lufthansa un poco indormenta. E' il giorno prima del 4 luglio e qui viaggiano in tanti. C'erano coppie pronte per andare in vacanza, businessmen col Blackberry e famiglie (fino a 9 persone!) che ritornavano in Medio Oriente. Chiunque sia stato in un aeroporto mediorientale sa quante valigie possano corrispondere a 9 persone (inclusi 3 bambini urlanti): un casino e un assembramento che sembrava di essere in un bazar! Anche noi, pero', non si scherzava. Arturo a Torino aspetta i vestiti di Alice, e la Belsky ha voluto mettere in valigia tutto tutto, compresi i tutu' rosa della piccola.
Scavalcate le valigie egizie e arrivati al desk, la Belsky è entrata, felice, in possesso dei biglietti, ma...la culla che avevamo prenotato per l'Aliciona non era disponibile! Allora è intervenuto il Kapo che ha messo su la faccia da avvocato, ha mentito spudoratamente dicendo che era un gold member della Lufthansa, e ha, con un sorriso fermo, chiesto che facessero qualcosa. Alice tamburellava con i piedini seduta sul desk e mandava sorrisi e baci alla signorina Lufthansa. La Belsky fingeva tranquillità e sicurezza nonostante il pallore evidente. Alla fine è arrivata la manager di tutte le supercheckiniste e ha risolto il problema. Per la Belsky e per l'Aliciona, upgrade in business e tante scuse! Alice ha aumentato i baci e i sorrisi, la mamma si e' messa tranquilla sognando un bella poltrona business e papa', col suo maggiolone allegro, e' rientrato al lavoro: mission accomplished!

OUR NEW PRESIDENT

Alle 8 di mattina di ieri sono arrivato nel grande atrio di vetro della Banca tra cordoni di fotografi e telecamere. Mi sono girato e il nuovo presidente della Banca stava entrando in mezzo agli applausi dei bancari felici di essersi finalmente liberati del Lupo. Nel pomeriggio Zoellick e' venuto nel nostro ufficio e ha incontrato una decina di noi. Cordiale, attento, disponibile, e signorile. Ha fatto domande e ha ascoltato molto, segno di intelligenza. Adesso comincia il difficile, ma e' comunque un buon inizio. Staremo a vedere...

ALICE CAMMINA!

Foto scattata dalle maestre all'asilo: che storia!