Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Friday, June 30, 2006

VIVA L'ITALIA!

Oggi, 30 giugno, Alice è diventata ufficialmente cittadina italiana.
Siamo stati in Ambasciata dove siamo stati accolti con gentilezza ed efficienza. Ci hanno risparmiato le scale, ardue con il passeggino, e un bel carabinierone ci ha fatto entrare dalla porta principale. La signora dello sportello ci ha raccontato la rava e la fava, ci ha fatto i complimenti per la pupa, è sparita tre volte dove non si sa, poi è rientrata, poi mancava una firma, poi ancora complimenti e che bel nome, semplice semplice, e poi attendete un attimo, ed eccovi qua i due passaporti con la fotina della vostra bimbetta. E, udite, udite, Alice è ufficialmente registrata nel comune di Montagna in Valtellina (!!!).
Il resto della giornata molto italica sono stati 3 gol all'Ucraina e l'arrivo del nonno d'Italia con champagne, orsetto e altri regali per tutti noi. Alice beata dopo la vittoria dei suoi...
Alice e Mammà di fronte all'Ambasciata.
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IL NONNO!

Oggi arriva nonno Vladimiro: felicità e urletti trionfanti di tutta la famiglia!
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Wednesday, June 28, 2006

LA GIRAFFA

Stanno arrivando i bigliettini di Alice.
Li ha preparati la nostra Harriet, artista inglese di base a Nairobi. Alcuni tornano in Kenya, altri vanno in Italia. Qualcun'altro si arrampicherà per arrivare in posti lontani come il Mozambico o più vicini come il Canada.
Il nostro augurio è che, dovunque arrivino, portino un sorriso. E che Alice possa continuare a dormire a lungo e serena sul collo della sua giraffa.
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Tuesday, June 27, 2006

BAGNETTO!

Stasera con l'aiuto di Matteo abbiamo fatto il bagnetto al mostriciattolo sporco**. Zio Matteo, da bravo istruttore di nuoto, ha portato la vaschetta della piccola e le ha fatto il servizio fotografico.
Alice ama l'acqua, questo sembra assodato. Si immerge contenta anche se con un filo di esitazione iniziale. Poi si lascia andare e se la gode. Il papà già sogna di portarla a fare sub in Mar Rosso. La mamma pensa al presente e se la tocchiccia tutta prima di spalmarla da capo a piedi con olio di mandorla.

**Non si sa come mai ma quando stiamo per farle le foto, Alice è sempre con il vestitino a righe rosse della zia Piggy. Non si preoccupino i parenti perchè è un caso: la bimba viene pulita e cambiata con grande regolarità...
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Monday, June 26, 2006

BLACK & WHITE (YET AGAIN!)

In questi giorni di grigi acquazzoni sopra Washington mi sono lasciato prendere dal bianco e nero. Metto ancora su una foto delle donne di casa e prometto di tornare presto al colore non appena splendera' di nuovo il sole.
By the way, gli allagamenti nel Distretto di Columbia hanno fatto chiudere la Passport Agency, per cui il passaporto di Alice e' fermo li' sperando che spiova e che le pratiche burocratiche si rimettano in cammino...brrrrrivido!!!
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Sunday, June 25, 2006

CALIFORNIA, WASHINGTON, ITALIA

Dalla Valtellina i genitori sono arrivati a DC e ripartiti in meno di 48 ore (!). Nel mezzo si sono coccolati la piccina, hanno goduto di due figli e fatto il tour della capitale fra memorials, Arlington e gita alla Banca Mondiale. Sono risaliti sull'aereo poco prima che uno dei temporali più potenti della storia rompesse la notte di Washington con tuoni e lampi da conflitto di guerra.
I genitori sono stati scortati da Fabri il Californiano, che nella foto qua sopra fa il fotografo. Li ha scarrozzati in giro guidato dal satellitare, ha intrattenuto il babbo con le partite di calcio sul telefonino, sincronizzando tutte le azioni perchè ognuno fosse al meglio e nessuno si stancasse. Il connubio efficienza Silycon Valley- affettività valtellinese ha funzionato ben bene.
Il weekend adesso è finito, e ognuno è ripartito di qua e di là. Noi siamo finalmente soli, in tre, pronti a cominciare davvero la nostra avventura tra panni da lavare, piatti da pulire, poppate, cambi e altre piccole dolci quotidianità.
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Saturday, June 24, 2006

CHI VIENE, CHI VA...

Oggi riparte la madre di tutte le Pine dopo 2 settimane intense di attesa, gioia e nuovi equilibri.
Se ne va con la sua lufthansa, la cartella piena di compiti da correggere e, speriamo, tanti bei ricordi. Aggiungiamo alla valigia questa foto di donne che corrono tra metà Novecento e il Secolo Nuovo che nuovo già non e' più.
Buon viaggio.
e&l&A
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Friday, June 23, 2006

AFGHANISTAN E INDIA

Sarei dovuto partire lunedi per una missione a Kabul e poi a Calcutta. Ho rinunciato perchè Laura e Alice giustamente hanno la priorità.
C'è però una cosa che brucia, forse ora più che mai, visto che Laura ha avuto un parto costato migliaia di dollari (all'assicurazione!) in una struttura straordinaria, visto che abbiamo il lusso di avere una lactation consultant che ci viene a casa e ci dice che fare, visto che se c'è una mastite ci sono subito degli antibiotici con cui risolverla.

Brucia che questa qua sopra sia una specie di grotta in Afghanistan dove i bambini vengono al mondo se le madri hanno la forza, la fortuna e il permesso del marito per raggiungere una struttura sanitaria, la più di base, la più efficiente del luogo eppure lontana anni luce da ogni minimo standard occidentale.
Brucia vedere che a Calcutta il costo di un parto è di poche rupie e molte donne, BPL (below poverty line) o no, non possono permetterselo. Brucia, insomma, l'ingiustizia di un mondo squilibrato dove la nipote del presidente dell'Afghanistan Karzai assiste mia moglie nel parto a Washington quando di medici donne in Afghanistan ce ne sono pochissime.

Lunedi non parto ed è giusto così. Però ripartirò perchè ho i miei mulini a vento da combattere e l'illusione di questa battaglia è vita tanto quanto Alice e Laura. Posted by Picasa

ARRIVANO I NONNI!!!

A grande richiesta oggi arrivano i nonni Capobianco, qui sotto ritratti in un altro mitico weekend di viaggio in quel del Kenya (2003).
Alice e i genitori aspettano con ansia.
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Tuesday, June 20, 2006

TENEREZZE IN BIANCO E NERO


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CAPITOL

Oggi grande giornata alla conquista del passaporto della yankee. Con ausilio di taxisti etiopi abbiamo raggiunto l'agenzia dei passaporti vicino al Campidoglio (sullo sfondo nella foto della Belsky). Abbiamo fatto tutto ciò che si doveva, compreso fare le foto ad Alice (un'impresa), giurare di fronte ad una gentile ufficiale di colore e correre da un ufficio all'altro. Siamo a buon punto e se non ci mettono i bastoni tra le ruote avremo il passaporto e torneremo in Italia il 13 luglio. Alice la cucciola se l'è goduta in giro per la capitale nel suo quinny spettacolo. Poi, nell'ufficio postale ha rilasciato il rilasciabile. Papa' e mamma, perfettamente attrezzati, si sono arrangiati al meglio. Uno spasso.
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Monday, June 19, 2006

SADOMAMMA

Oggi siamo entrati in un negozio spaventevole. Pompe dappertutto che neanche all'Agip, donne poppute che la Serena Grandi dei tempi andati al confronto non era nulla. E poi dispositivi elettrici per cavarti il latte, aggeggi a manovella, succhiatori a pile e wonderbra da paura. La foto qua sotto fa vedere un manichino di sadomamma cui ancora non sono state attaccate le bottigliette. Robocop, Terminator e Lara Croft al confronto paiono Remi e l'Ape Maia.... Sotto il manichino una Belsky sorridente nasconde con arte il suo crescente istinto di sadomamma...
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IL PRIMO WEEKEND A CASA

Questo primo weekend per la cumpa di DC è stato pieno di novità e excitement.
1. Nonna Micia, che ha richiesto ufficialmente di essere chiamata alla francese "belle mere" invece che suegra, ha raggiunto il suo sogno washingtoniano di prendere un bus (stufa di essere derubata dai taxisti etiopi...). In più e' andata a messa nella chiesa degli All are welcome e lì si è goduta l'atmosfera omo e trans del luogo (!). In saccoccia ha messo pure una visita all'Holocaust Museum, la preparazione di vari pranzetti e cenette per i Capobelsky, nonchè tante coccole con l'ultima arrivata.
2. La Belsky sta sempre meglio e ricomincia a camminare spedita. La pancia diminuisce, le forze sono in crescita nonostante un gran bisogno di riposo e il colostro si e' già trasformato in latte. Allatta, dormicchia, mangia e ripete "E' incredibile..." come una bambina cui è stato comprato il primo palloncino.
3 Il Capo se la gode alla grande.
4 Alice ha imparato a fare la cacca gialla che, secondo le guide, è cosa buona. Ciuccia bene e sembra serenissima. Ha fatto il primo bagnetto, si e' fatta controllare l'ittero in ospedale (tutto ok) e ha fatto un giro in quinny sola con il suo papà che le cantava "Alice guarda i gatti" per le strade di Washington. Domattina va dal pediatra e domattina cominceranno pure le carte per il passaporto americano della piccola yankee.
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Saturday, June 17, 2006

FIORI, MESSAGGI E PEREPPEPPE'!

Sono arrivati, stanno arrivando moltissime email, telefonate, fiori e altre cose belle. Scaldano la cuccia dove siamo e ci fanno sentire vicini a chi ci vuole bene. Gran privilegio.
Grazie a nome di tutti e tre.
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Friday, June 16, 2006

A CASA, A CASA!!!

Oggi pomeriggio siamo tornati a casa. Sull'ascensore dell'ospedale una signora ci ha chiesto: "Are you going home?" E noi: "Well, home home is Italy, but this is home enough." E allora eccoci qua, con la piccola nella cesta di Anna che se la dorme felice. La nonna ha preparato una cena da urlo, tutta Dean & De Luca, praticamente gli Armani alimentari di Washington. Anche Alice mangia bene: ogni tanto si addormenta stecchita sul seno, ogni tanto addenta la mia Belsky come un caimano. Dal canto suo la Belsky è in pieno recupero fisico e in ottimo stato mentale. Il papà, ormai, è andato da un pezzo...
Foto 1: Belsky e Alice in tutina Petit Bateau prima di lasciare l'ospedale
Foto 2: Alice insaccata nel car seat regalo di nonna Micia
Foto 3: ragnetto addormentato in cesta Prat su tappeto turco regalo delle Beghine Pavesi...
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Thursday, June 15, 2006

ALICE E NOI

Alice è arrivata. In un giorno di sole, come voleva il nonno, e in una stanza grande e accogliente di un ospedale americano con strutture e personale straordinari. E’ nata subito dopo mezzogiorno, alle 12:24 di mercoledì 14. E’ difficile spiegare la forza e la bellezza del travaglio condiviso con Laura: una scoperta inaspettata di cui non si legge sui libri. Laura era concentrata e rilassata, intenta nella respirazione eppure presente e vicina. Io, di fianco, ho cercato di darle tutta la forza e l’affetto che avevo. Laura ha fatto un lavoro straordinario, di precisione, coraggio e determinazione. Indimenticabile e bellissimo.
Per Alice il viaggio è stato certamente duro, ma, uscita fuori, sembrava un fiore. Tantissimi capelli, labbra carnosette, sopracciglia ben delineate e corpicino sodo. Quando siamo riusciti a tradurre i vari pound e libbre, abbiamo capito che era quasi 3 kili e 49 cm. Un piccolo gioiello che ci lascia beati, confusi, felici.
Alice e noi. Alice e il mondo che le si apre. A cominciare dalle famiglie, agli amici di questo blog, sparpagliati in diversi continenti. Eccola qua quindi, per noi e per voi. Con tutta la meraviglia del suo nome.
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LA PICCINA

Nel mondo dei sogniAl controllo medico della prima ora
Beatitudine
Alice guerrigliera
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I COPROTAGONISTI

MammabelskyPapacapo
Nonnamicia
La Sciampista
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Wednesday, June 14, 2006

TODAY IS THE DAY!

Mezzanotte e due minuti, Capo: "Incomincio ad abituarmi all'idea che la Pina non arrivi mai..."
Mezzanotte e tre minuti, Belsky "Disabituati!"
Poi un pop e tanta acqua...
Con calma ci siamo: sarà una lunga giornata...
Pensateci.
I Capobelsky & la Pina

Tuesday, June 13, 2006

ALL ARE WELCOME

La chiesetta vicino a casa è molto liberal. Le bandiere qui sotto non sono per la pace, ma per la comunità gay che nell'area di Dupont Circle è abbondante. Sulla facciata compare una scritta "All are welcome", messaggio libero e bello di una chiesa che non ha barriere (e che forse cerca clienti...).
Sulle scale della chiesa si intravede la Belsky, sempre bella nel suo pancione in bianco. Sotto un primo piano per parenti e amici che in questi giorni visitano il sito molto numerosi (grazie!).
Baci e viva la diversità.
I Capobelsky
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Monday, June 12, 2006

SAFEWAY E SALTI GENERAZIONALI

E arrivò il giorno. Uno di quei giorni in cui una cosa vale per tutto, in cui un simbolo, una parola, uno sguardo aprono una nuova era e ne chiudono un'altra per sempre.
Corro lungo gli scaffali di Safeway seguendo attentamente la lista di Laura: 4 pomodori grossi, la verdura che piace a te, marmellate per la colazione, latte. In giro tante persone, tutti indaffarati a riempire carrelli. Corro via zigzagando tra loro senza pensarci troppo.
Poi arriva la linea fatale....e in un secondo mi ritrovo in una fila di cui non ho mai conosciuto l'esistenza, disperso fra biberon, ciucci, pappine, lattini, e altri ini vari. E' li', mentre di fianco a me scorrono giovani fanciulle fru fru e teenager americani in infradito e ipod, che vedo, chiaro e pulito (ancora per poco!), il nostro inizio. La confezione dei pannolini è lì, basta allungare una mano. Come fosse una rivista con le donnine. Stessa paura, stessa esitazione. Poi si va, si allunga il braccio e il salto è fatto.
E' passato il 6 del 6 del 6, e' trascorsa la luna piena, la Belsky è pronta, la nonna è arrivata e i miei rapporti d'ufficio sono stati completati. E' proprio ora che Alice smetta di fare la Pina e venga finalmente tra le nostre braccia... Posted by Picasa

Sunday, June 11, 2006

FORZA ITALIA!

Oggi abbiamo svolto il nostro dovere di cittadini italici. Questa qua sotto e' la cabina elettorale di Q Street dove abbiamo imbucato le due schede per il referendum. Sempre grazie a quel mascochista di Tremaglia per la sua legge elettorale che ci fa proprio sentire vicini al bel paese!
E oggi gioca l'Italia calcistica. Per il mio babbo, che dopo la caduta della Juve, ieri ha sofferto pure la pugnalata del suo storico Mantova, ci vorrebbe proprio una bella vittoria.
Arrivi o non arrivi, noi speriamo di consegnargli la vittoria della sua pentanipote nei prossimi giorni. La cova avanza e noi si aspetta sereni: forza Italia e forza Pina!
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Saturday, June 10, 2006

AMERICAN GOTHIC

Oggi splende il sole e noi si va in giro a far chilometri a piedi nella speranza che la Pina prenda il coraggio a due mani e si butti nel mondo. In effetti funziona: sono incominciate delle contrazioni (non dolorose) decisamente piu' ritmiche delle precedenti. Il che non vuol dire nulla, ma noi incominciamo a prepararci...Tra le cose belle fatte oggi c'e' una mostra vicino alla casa bianca di Grant Wood, un pittore americano celebre per il dipinto dei due puritani qua sotto. Nonna Micia, che ci ha spinto per andare a vedere la sua mostra, ci ha fatto scoprire i tanti capolavori di un'artista tecnicamente molto valido, e molto originale da un punto di vista umano.
Questa immagine qua sotto fa vedere una specie di orologio che Mr. Wood aveva sulla porta del suo studio per annunciare dov'era. In alto c'erano le ore in cui sarebbe tornato se fosse stato fuori, in basso altri angoli per indicare "in", "out of town", "having a party", o "gone for a bath".
Il signor Wood, geniale e simpatico, e' piaciuto a tutti e 4, Pina scalcettante inclusa.
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Friday, June 09, 2006

COPPA DEL MONDO, BUDINI E IDEOLOGIE

La Coppa del Mondo è un po' come l'11 settembre. Quasi tutti ricordano dove erano l'11 luglio 1982 o durante Italia '90 o quando Baggio la sparò un po' alta in finale col Brasile. Se si va indietro di 4 anni per volta ci si può quasi rivedere in un film a ritroso. Il mio inizia a Chiesa nel luglio 82 con la mamma che ci mette a letto dopo la vittoria del Bernabeu. Prosegue a Norimberga, poi in un collegio caldo preparando anatomia, e di lì ad Assisi con Ronaldo in bambola in finale, fino alla sconfitta con la Corea nell'ufficio OMS del Kenya.
C'è però chi se ne impippa e si oppone ideologicamente. La mia suocera non ama il calcio e si sa. Per proprietà transitiva non ama neanche la Coppa del Mondo. Oggi però, quatta quatta, si è infilata nella caffetteria della Banca dove centinaia di persone seguivano il Costa Rica (e la Germania...) e pian pianino si è appassionata. Parlocchiava contenta con i vicini e seguiva l'atmosfera e la partita con grande interesse. Tutte le ideologie crollano: è solo questione di tempo.
In ogni caso, alla Banca i Campionati del Mondo sono un vero evento. Questa qua sotto è la policy che oggi era in bella vista sul nostro sito interno. Chi ama il calcio apprezzerà, chi pensa che si debba essere più seri, si altererà. Io approvo.
TVs in All Bank Cafeterias During the Matches
Bank staff includes fans as avid as can be found anywhere. The decibel level from cafeterias at the Bank will skyrocket. The Conference Facilities Office at the Bank confirmed there would be TVs in all cafeterias. Conference rooms with TVs are other likely places where staff might congregate to watch matches (keep it a bit quiet if possible!). Work and meeting may have to take second place if they clash with the games’ broadcast times. Will productivity suffer? Maybe, but just as likely it may improve because of the general happiness the season generates.
La foto qua sopra non c'entra se non per il fatto che la cucina e' un'altra idiosincrasia della madre di tutte le Pine. Come per il calcio anche lì l'idolo è caduto oggi quando con la fida Belsky le 2 fanciulle si sono buttate nella preparazione di un budino al cioccolato e di pesto fresco...
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Thursday, June 08, 2006

LA NONNA

Direttamente da Torino oggi è arrivata nonna Micia, in ottima forma e non particolarmente stanca. Nella libreria dell' aeroporto dell'augusta taurinorum pare non sia riuscita a trattenersi dall'acquistare il libro qua sotto. Nonna genialina...
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Wednesday, June 07, 2006

TOCCA ALLE LUCCIOLE!

Dopo la coccinella e il macaone, stasera è stata la volta delle lucciole.
Domani arriva la Micia e prima o poi arriva anche la madama. Ne consegue che oggi è la nostra ultima giornata da coppietta: dopo quasi 9 anni, d'ora in poi solo in tre!
Per celebrare degnamente quest'ultima scintilla di libertà siamo andati a mangiare al Sea Catch di Georgetown, dove all'aperto e con vista su un canale molto romantisch, ci siamo fatti una mangiata di pesce colossale. Calata la sera, davanti al lumicino della nostra candelina, delle lucciole hanno messo in scena uno spettacolino niente male. Ce lo siamo goduto nonostante la stanchezza che c'è dopo tante notte tribolate tra caldo, mal di schiena e Pina scalciante.

Sopra, Belsky in forma smagliante;
sotto Capo ultimo stadio (barbun e occhiaiun!).

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AGGIORNAMENTO

Da Washington nessuna novità di rilievo. E' passato il 666 e ci avviciniamo al 1066, sabato, termine stabilito da un medico ma non dalla Pina. Mi sembra di capire che alcuni famigliari e alcuni amici incomincino a friggere. CALMA! Laura sta bene, la bimba scalcia e l'utero si sta chiaramente preparando per il parto. Questione di giorni, giorni belli per noi che ancora possiamo gustarci e condividere il pancione. Grazie comunque a tutti quelli che ci stanno vicino in questi giorni: è molto bello essere insieme al di la' delle distanze.PS: Sono stati messi nuovi commenti (belli) sul post del decalogo americano e su quello del trio di Nairobi. Se avete tempo/voglia, consigliamo la lettura...
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Monday, June 05, 2006

ALTALENA

Un giorno senza blog e già qualcuno pensa che la brucopina si sia trasformata in farfallalice...e invece no! Noi continuiamo a dondolarci in questa dolcissima attesa e non importa che giorno è, che ora è, se è sera, se è mattina. La musica della Pina è solo sua e sarà lei a decidere in faccia ai 666 e alla "due date". In ogni caso, oggi il blog parla di mammi (al maschile). E' uscito un articolo su Repubblica intitolato "In bilico tra figli e carriera, il mammo italiano resta indietro". Il nocciolo dell'articolo (link qui sotto) è il congedo parentale dei papà e da ultimo il ruolo sociale di un padre impegnato a tirar su i pulciotti. La Saraceno nell'articolo commenta così:
"Durante le nostre ricerche abbiamo verificato che amministratori delegati, capi del personale, direttori d'azienda hanno una pericolosa tendenza a cancellare professionalmente le donne che si mettono in permesso oltre il periodo di astensione obbligatorio. Tuttavia l'assenza della madre ancorché irritante e subdolamente punita, rientra nel quadro delle aspettative sociali. Quella dell'uomo, no. Egli paga tutti i prezzi di una donna più quelli di un uomo che si mette a fare la donna. Ad una madre in fin dei conti la si può anche perdonare. Ma un uomo! Un uomo che sceglie di stare a casa "senza motivo", delude le aspettative sociali e aziendali; la sua decisione di usufruire del congedo viene percepita dai capi segno di scarso attaccamento alla professione: su uno così - pensano - non vale la pena investire".
Il dibattito è aperto, specie per i padri recenti o a venire. Io, nel mio piccolo, mi prendo un'aspettativa di un mese ad agosto... e nell'attesa....dondolo, gongolo e ridondolo...
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/mammo-italiano/mammo-italiano/mammo-italiano.html
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Saturday, June 03, 2006

AUSPICI

Dopo la coccinella di Raffaella e Sofia, siamo alla caccia di segni premonitori per le nostre due Pine. Oggi è stata la volta di questo bel macaone su gran fiorone: magari non funziona però io la foto gliel'ho fatta istes.
Baci e buona domenica.
I Capobelsky Posted by Picasa

Friday, June 02, 2006

IUNAITEDSTEIZ

Nell'attesa che quella poltrona della nostra yankee si decida a saltar fuori, abbiamo deciso di stilare una lista di 10 cose che ci piacciono e di 10 che non ci piacciono dello stare qua. Il qua è Washington, un angolo d'America poco America. La lista è stata stilata di getto (indi poco profonda) ma è bipartisan con 50% di scelte Belsky e 50% Capo. Eccola qua:

Ci piace:
1. La nostra casa
2. Il mocha coffee, i Baci Perugina e la signora latinoamericana cui li compriamo ad ogni fine pranzo alla banca
3. Le passeggiate serali a Kalorama (prima) e Georgetown (ora)
4. La crescent trail che gira intorno al Potomac dove si corre o si bicicletta per miglia e miglia come si fosse in campagna
5. Non avere la televisione
6. Il lavoro alla Banca
7. La spesa online
8. Il verde di Washington e della dolce Virginia
9. L’acqua gratis che ti danno al ristorante
10. L'AWS (Alternate Working Schedule: non si lavora un venerdi ogni due settimane)

Non ci piace:
1. Vivere solo in 1/3 della città perchè negli altri 2/3 rischi la pelle
2. Essere scaricati dalla ditta trasporti 1 ora prima del trasloco
3. Non avere La Stampa alla mattina
4. Non capire gli afroamericani (ma stiamo migliorando…)
5. Il sistema sanitario, l’assicurazione medica e i medici che ti trattano come un cliente cui succhiare soldi
6. Non avere la mamma e il papà a portata di mano
7. Il 15-20% di mancia ad ogni pasto al ristorante
8. I call centers dove si aspetta per ore per poi essere scaricati in 30 secondi
9. Faaaantaaaastic, Aaaaawsoooooome, Greaaaat (esageruma nen!)
10. Il controllo passaporti e soprattutto il sequestro di beni alimentari alla dogana

Ci piacerebbe sapere che lista scriverebbero gli Americani dell' Ovest, Marta, Andreas e Francesco che in America hanno vissuto a lungo. Sarebbe poi bello sentire sensazioni e ricordi di visitatori piu' occasionali (e.g. Micia e persino fratel Davide e consorte che in terra Americana vennero in viaggio di nozze!)
Scrivete scrivete e buona festa della repubblica!

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