Capobelsky

Questo blog e'la nostra casa virtuale. Ci troverete tanto disordine, magari qualche oggetto prezioso, e sicuramente vita, storie e foto di noi. Benvenuti. Emanuele, Laura e Alice

Thursday, June 30, 2005

MAR ROSSO!!!

Dopo lunga attesa il gran giorno e' arrivato: me ne torno in Mar Rosso, a Sharm el Sheik, a fare immersioni! Il Mura ed io partiamo oggi pomeriggio con il pullmino dei sub con cui andavo sempre nel 2001. Saremo sulla barca per le prossime due notti, guardando pesci in acqua, mangiandoli a bordo e studiandoli nelle pause attraverso i libri interessanti che ci sono in barca. Scrivero' impressioni varie quando torno e per ora buon weekend a tutti.
l/e/k
PS Tecnico: Ci sono un po' di problemi tecnici (pagine che non si caricano bene e cose cosi) dovuti a nuove tecnologie che quelli di blogger hanno introdotto. Spero si risolvano presto. Abbiate pazienza.
PS Tecnico 2: Fabri, mi metti a destra il link al tuo blog e a quello della Piggy? Grassie.

Wednesday, June 29, 2005

INCROCI

Ieri sera e' arrivata Silvia, collega dell'UNICEF Somalia, nonche' vicina di casa a Jade Valley, Nairobi. Ci siamo ritrovati sul terrazzino (sempre piu' mitico) a far fuori breasola e grumello tutti insieme. Persone e mondi si mescolano: un po' di Sondrio, poi Pavia, poi Nairobi e Somalia e poi il Cairo e Zamalek. Storie che si accumulano, persone lontane, visioni diverse che fanno pensare. Sono belli questi incroci: danno un senso al caos e scaldano.
Allegria
Tramonto
Silvia



Tuesday, June 28, 2005

CIAMPI

Ho scovato il testo che Ciampi ha letto a Parigi in occasione della laurea honoris causa conferitagli dall'Ecole Normale Superieure. E' un documento sull'Europa, scritto da un uomo che ha attraversato un secolo terribile e che nonostante cio', o forse grazie a cio', continua a sognare.
Lo raccomando.

IL MURA AL CAIRO!

L’ altroieri e’ arrivato il mitico Mura. Ha portato con se’ vinelli valtellinesi, bresaola, lardo, pan di segale e altre delizie di casa (non proprio leggerissime a dir il vero). Ce le siamo sbafate a torso nudo sul davanzale di casa, tra le parabole delle case vicine, il verde di sotto, e gli acquiloni che sempre si alzano in volo verso il tramonto.
Poi ieri sera siamo andati a Khan al Khalili a mangiar kushari (il pastone locale a base di pasta, riso, cipolla, ceci e lenticchie – altra leggerezza perfetta per i 36 gradi locali…- ), a visitare la moschea di Ala Azar e a fumare la piu’ classica delle shisha in quel del caffe’ fishawi.
Il primo ospite egizio e' finalmente arrivato: attendiamo i prossimi!

Il dio Amon Ra e le palme

Autoctone

Autoctono valtulino


Sunday, June 26, 2005

TAXISTI

Ore 4 e 30 di un sabato mattina. Sono fuori dalla bella casetta Prat di Queen's Gardens dove ho dormito poco ma bene. Ho lasciato Antonella dentro casa che dormicchia un po' febbricitante e mi ritrovo fuori, in centro a Londra. E' gia' chiaro e luminoso. Sono belle le citta' del nord: vanno a dormire d'inverno e d' estate se la godono. Non come all'equatore dove le stagioni non esistono e il tempo non invecchia.
Fuori casa il taxi non c'e'. Chiamo il numero verde e mi confermano che il taxi dovrebbe essere gia' li'. Guardo bene e alla fine vedo una bella multipla bianca e azzurra: gran macchina della fiat, brutta ma efficiente e simpatica. Sveglio l'autista dentro che dorme reclinato sul sedile. Cominciamo a parlare. E' etiope, di Addis, emigrato qua 17 anni fa. Era sposato con una etiope, ma, dice lui, etiopi emigrate prendono dall'occidente le abitudini peggiori. Cosi' hanno divorziato e lei si e' portata via la bimba. Lui fa shift di 12 ore, ne ha ancora fino alle 9 del mattino. Parliamo di Etiopia, dei conflitti recenti che stanno squassando il paese, dello Sheraton hotel, principesco palazzo in mezzo a baracche, di donne etiopi e donne somale, le piu' belle creature umane di questo pianeta. Parliamo e la mezz'ora di taxi scorre veloce. Gli lascio 30 pounds, ci diciamo i nostri nomi e poi ci salutiamo. Mi urla quando gia' sono quasi dentro l'aeroporto. Torno indietro, mi da' il suo numero di telefono e mi dice di richiamarlo se torno a Londra.
Dieci ore dopo atterro al Cairo. Anche qui taxi, ma bianchi e neri. Anche qui fiat, ma piu' scassate. Parlare e' piu' difficile ma Ahmed mi racconta della sua famiglia, mi mostra le foto dei figli, mi chiede da dove vengo, se sono sposato, se ho figli. Anche qui ci mettiamo mezz'ora. Lo pago 30 pounds, solo che sono egiziani e valgono un decimo di quelli di Sam, qualche migliaio di chilometro a nord. Mancia 5 pounds, come in Inghilterra.
Gente interessante i taxisti.

Thursday, June 23, 2005

IN VIAGGIO

Scovato tra i temi per i maturandi:
"Si vorrebbe sempre essere: essere stati, mai. E ci ripugna di non poter vivere contemporaneamente in due luoghi, quando e l'uno e l'altro vivono nel nostro pensiero, anzi nel nostro sistema nervoso: nel nostro corpo...Possiamo infatti metterci in viaggio. Ma mentre la meta si avvcina e diventa reale, il luogo di partenza si allontana e sostituisce la meta nell' irrealta' dei ricordi; guadagnamo una, e perdiamo l'altro. La lontananza e' in noi, vera condizione umana... Laggiu' si sognava la patria, come dalla patria si sogna l'estero. Ma il primo grande viaggio lascia nei giovani, di qualunque levatura e sensibilita', un dissidio che le abitudini non possono comporre; precisa l'idea degli oceani, dei porti, dei distacchi; crea quasi, nella mente, una nuova forma, una nuova categoria: la categoria della lontananza; la considerazione, ormai, di tutte le terre lontane. E' forse un vizio. Chi e' stato in Cina vorrebbe provare l'Argentina, il Transavaal, l'Alaska. Chi e' stato al Messico si commuove anche quando sente parlare dell'India, dell'Australia, della Cina. Questi nomi, una volta al piu' colorate e melanconiche geografie, sono ora possibili, reali, affascinanti. Chi ha provato la lontananza difficilmente ne perde il gusto. Il primo viaggio, la prima sera che il novo-peregrin e' in cammino, nasce la nostalgia, per sempre. Ed e' il desiderio di tornare non soltanto in patria; ma dappertutto: dove si e' stati e dove non si e' stati. Due grandi direzioni si alternano: verso casa, verso fuori... Non capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l'ha abbandonato almeno una volta, e credendo fosse per sempre".
M. SOLDATI, America primo amore, "Lontananza", 1935

ENGLAND AGAIN!

Oggi sono in partenza per Londra. Vado a parlare di Somalia ad una conferenza alla scuola e mi fermero' dai Prat (Andrea, Ellyne, Antonella) per un paio di notti. Lo zaino Timberland e' pieno di dolcetti egizi (Kunafa e baklava a gogo'), macchina fotografica, sacco a pelo, un libro di Coetzee, spazzolino da denti e nient'altro! Questa e' vita!
Buon weekend a tutti. e./l./k.

Wednesday, June 22, 2005

I BLOG

Devo dire che i blog famigliari (quello della cognata Gigetta, quello di Brother Fabrizio e il qui presente) hanno consentito al parentado di essere ben vicino. Cosa bella assai per la quale siamo grati a Fratel Fabrizio, che di business informatico se ne intende. A questo punto viene spontaneo chiedere agli Holz di incominciare un blog pure loro. Il Braunshblog e' un successo assicurato. Piu' bimbi metti nel blog, piu' il blog tira. Indi con due pupattole sareste messi benissimo in partenza (posizione numero 2 nel contesto famigliare allargato). Sistematevi su nelle lande teutoniche e poi pensateci (anche perche' il buon Andreas in informatica e' forte quanto Fabri, mi sa...)
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In ogni caso, il nostro blog rimane aperto, al di la' delle famiglie, ai vari amici in giro per il mondo che ogni tanto si beccano il post famigliare e se lo debbono trangugiare. Sicome non ci sono bimbi, dobbiamo mantenere un minimo di audience con altri escamotage, ma Calderoli (una prova) non ha scatenato reazioni. Ne proveremo altri prossimamente. Quando finiamo argomenti di cui parlare sul blog, be', a quel punto magari facciamo un bambino pure noi...
Ciao a tutti e ancora auguri a Gigetta.

Tuesday, June 21, 2005

STONEHENGE: Solstizio d'estate

E' ARRIVATA L'ESTATE!

...il che significa che la primavera e' gia' finita (sembra ieri che su questo blog mettevamo il cagnotto bianco in mezzo ai fiori...).
Per festeggiare rubo dal blog del fratello la foto della sua bimba (nostra nipote Lisa) che ieri e' andata al suo primo giorno d'asilo. Passa il tempo e i bimbi crescono. Buona estate.

Sunday, June 19, 2005

ONOREVOLE MINISTRO

Mocassino senza calze, jeans corto, siga in mano:

meno male che alle riforme ci pensa lui!!!

L'ARABA, KAMEL E IL MUTO

Primo weekend in casa, con caldo in salita (oggi 36, domani 38 C!) e tante piccole cose da fare per sistemare la casa. Ho comprato lo stendino per i panni, l'acqua (tanta acqua!), ho lavato tutte le stoviglie (per far felice mia moglie!), provato la lavatrice e cose cosi'. La casa e' una bomba: bella e pronta per ricevere ospiti (Il Mura arriva domenica prossima).
Tre personaggi hanno costellato il mio weekend. L'araba e' la donna delle pulizie. Ha un bel faccione solare, e' tutta velata e bella allegra. Non canta come faceva la Julia dei tempi migliori pero' lavora sodo. E parla. Viene da me e incomincia a dirmi su robe in arabo per minuti. Io non capisco niente pero' sorrido. Stiamo facendo amicizia.
Venerdi, siccome la casa era ancora zozza zozza, l'araba ha portato un collaboratore. Il collaboratore, piccolo, tarchiato e efficientissimo e' muto (giuro!). Tanto parla lei, tanto sta zitto lui: da spiscio. Con lui comunico con gesti e piu' o meno riusciamo a intenderci.
Da ultimo Kamel, un ragazzo magro magro che mi porta al lavoro tutte le mattine. Ha la mia eta', 5 figli di cui due gemelli e fa il taxista in Zamalek. E' simpatico e anche con lui la comunicazione si arrampica su poveri vocabolari minimi. Comunque sono riuscito a dirgli che mia moglie arriva a luglio: una suddisfa. Mia cognata mediatrice culturale sara' fiera di me...
Baci e buona domenica (io lavoro, ahime...)

Friday, June 17, 2005

FOTO PARIGI

Da un internet cafe' scassatissimo in quel del Cairo.

Sposi novelli


Sposi non piu' novelli


Bellezze


Bellezze (d'altro tipo...)

Thursday, June 16, 2005

PARIGI E CASA E CORSE...

Blog moribondo, scusate. Le ultime giornate sono state piuttosto pienotte e quando va cosi', scrivere diventa duretto.
In any case, siamo stati a Parigi per il matrimonio di Joann e Arnaud: una ventiquattrore un po' folle e splendida. Parigi era al top, con temperature primaverili, cielo terso e tanta bella gente in giro a passeggiare. Noi ce la siamo goduta, camminando nella zona degli Invalides, facendo colazione tutti insieme in un caffe' all'aperto, e godendo di pain au chocolat, fiori ai chioschetti, baguette sotto braccio, fisarmoniche per strada e aria di festa. Abbiamo perso il matrimonio (siamo arrivati dopo la cerimonia entrambi) ma ci siamo goduti la festa serale a base di un cocktail fortissimo stile mohito. La Belsky era allegra e ballerina (!), il Capo lanciato in improbabili discorsi in francese e allegramente bevuto per i vicoli parigini (da dove, abbiamo appreso, tirano giu' catinate d'acqua, specie dopo la mezzanotte!). Insomma, un sogno, di breve durata ma bellissimo. Mettero' su un po' di foto domani, insciallah...
xxx
Quanto alla casa, finalmente ho firmato il contratto, fatto una spesa minimale, preparato il letto e via. La casa e' enorme e bella. Ha un balconcino sul quale posso gia' immaginare colazioni e soprattutto aperitivi serali. Abbiamo pure la televisione con tutti i canali italiani e ieri sera mi sono pure visto la finale di Coppa Italia. Per il momento c'e' ancora un sacco di polvere, ma oggi verranno a pulirmela e speriamo in bene.
Quanto alle visite previste, al momento siamo messi cosi:
  • 26 giugno-3 luglio: MURA (ancora da confermare)
  • 4-28 luglio: BELSKY (confermata)
  • 14-17 luglio: DONPEDRO & SILVIETTA (confermati)
  • 21-28 luglio: MICIA (confermata)
  • 28 luglio-5 agosto: la casa e' vuota perche' noi siamo in Italia
  • agosto: IRENE-MARIO, forse ancora la BELSKY
Se altri vogliono aggiungersi (e.g Ludovica, Marta la Greka, i Perego's etc.), fateci sapere: la casa e' enorme e tiene 6 persone comode comode!

Questa e' Zamalek, l'isola dove abbiamo casa. Tutto attorno, voila', le Nile!

Sunday, June 12, 2005

CASA!

La fiducia negli altri e' una gran qualita' ma puo' essere anche una gran fregatura. Fatto sta che oggi sono tornato indietro dalla signora dell'appartamento delle foto che era tanto piaciuto alla Micia. Ho parlato con lei, una donnona che si chiama Felfein o qualcosa del genere che significa luce del mattino, tutta avviluppata in una camiciona di seta rossa, tutta un sorriso e dieci salamalecchi. Ho parlato pure con suo marito, un omettino di 70 anni, la meta' di lei, con degli occhiali neri spessi anni 60, tutto garrulo e orgoglioso dei suoi 73 anni (me l'ha ripetuto tre volte e tutte le volte si aspettava che gli dicessi mabruk, complimenti!). Mi accompagnava la broker, la mitica Nelly che ha occhiali giganti perche' cieca da un occhio ma che ci vede lungo lo stesso e con gli appartamenti ci azzecca. Insomma, a casa c'era la corte dei miracoli e il Capo con cravatta Missoni e camicia azzurra: non ci sono foto ma dovete immaginarvelo, tutti e 4 sulle sedie arancioni a scrutare il contratto scritto in arabo (ma!).
Dunque, per far felice l'avvocato, diro' che ancora non ho firmato. Faro' vedere il contratto a dei colleghi egiziani e mercoledi, se tutto e' in ordine, firmo, pago tutti i mesi in anticipo, pago la Nelly, pago il deposito e entro ufficialmente nell'appartamento. Se la mia fiducia e' stata ben riposta (come credo) gioia e giubilo. In caso contrario, come gia' accennato a mio padre, istituiremo una tariffa per i visitatori. Domani i Capobelsky si ritirano a Parigi per deliberare sulla tariffa giornaliera. Probabilmente 50 dollari piu' dieci per la colazione. Il tutto raddoppiato per over 60s, triplicato per figli/e di avvocati, quadruplicato per figli/e di notai, quintuplicato per Marta. Gratis, ovviamente, per artisti, bibliotecarie (specie se portano bei libri) e compagnia briscola. Insomma, per farla corta, mercoledi pago e entro: speriamo in bene e viva l'Egitto! La casa vi aspetta (forse!)...

Friday, June 10, 2005

ERA UNA NOTTE BUIA E TEMPESTOSA...

Cari lettori,

grazie dell'affetto, giunto giu' giu' fino alle Piramidi. L'idea dei turni di Marta e' diabolica ma si sa che lei e' Piva Kravemutter e ci tocca cosi'. Comunque grazie, anche alla mia mamma che ha cercato di scrivere un commento, si e' impantanata e poi ha scritto privatamente delle parole bellissime (un mito!). Insomma ritiro lo sciopero e si riparte. Se poi i Pelizzatti Perego e gli Americani si fanno vivi, ancora meglio!
Dunque, al Cairo c'e' il sole e fa caldo (32 C). A Londra di gradi ce ne sono meno della meta' ma la Belsky mi sembra tutta bella contenta anche se indaffaratissima. Domani lei torna in Italia e poi lunedi ci si ritrova a Parigi per il matrimonio di Joann e Arnaud: un po' una mattata ma la Belsky deve andare a Parigi almeno una volta all'anno senno' va in crisi (e quest'anno sono gia' due!).
Sulla casa al Cairo siamo ancora in alto mare ma ci stiamo lavorando. Troveremo prima o poi, insciallah. L'alloggio dove sono rimane bellissimo (tutto mediorientale con tappeti, cuscini e candele varie) e la lettura di Calvino mi fa molta compagnia. Sapere poi che mezza tribu' sara' qua il mese prossimo rende queste settimane una dolce attesa (senza parto, ole'!).
Un' ultimissima notizia al volo: la signora Mammoliti (la Deborah, per intendersi) e' stata ufficialmente presa in specialita' di ginecologia a Pavia. Se ci fosse alcool qua al Cairo sarei gia' finito affogato nel Nilo per i festeggiamenti. In ogni caso, se volete chiamarla per i complimenti il numero e' 338-1182299 (non dovrei metterlo sul blog ma me ne fut fut!).
Baci e buon weekend a tutti.
Vostro,
Tutankapo

Wednesday, June 08, 2005

SCIOPERO D'EGITTO!

Siccome qua la gente non scrive piu' email,
ne' telefona (+2010-4531233),
ne' fa commenti sul blog,
io mi metto in sciopero.
Fatevi sentire
(via blog, email o telefono)
o
qua non si va piu' avanti!
PS.: Meno male che ci sono i vecchi genitori e la moglie...

Tuesday, June 07, 2005

A GRANDE RICHIESTA...PALMIRO!

Monday, June 06, 2005

NO CASA!

Well well...i landlords egiziani non sono semplicissimi da gestire. Possono fare un sacco di problemi ancora prima di firmare il contratto; figuriamoci dopo. Allora io, fratello dell'Avvocato, ho snasato la fregatura e ho detto no. La casa di cui sotto restera' quindi una fotografia.
Riparte stasera la ricerca per un'altra casa per la quale mia nipote possa dire "fico" e per la quale mi meriti un altro email da Ludovica. Per il momento io mi sposto a Zamalek all'hotel Longchamps finche' non trovo qualcosa. Vi tengo informati e punto a un appartamento con vista sul Nilo (stra-fico!).
Baci dall' Egitto.

Terrazza dell'Hotel Longchamps per aperitivi serali a base di succo di fragola e Italo Calvino...

Saturday, June 04, 2005

CASA?!?

Oggi gran giro di taxi egizi: salam alekum di qua, elamdulilla’ di là, ana men Italia e via così. So due parole di arabo, ma al Cairo apprezzano e mi parlano come fossi madrelingua. In ogni caso, oggi forse ho trovato casa a Zamalek, l’isola fighetta della capitale. E’ come previsto una roba enorme, metri quadri su metri quadri di spazi inutili ma tant’è: gli ospiti non staranno stretti e questo è l’importante. Metto qua sotto le foto (escludo bagnetti, cucina e balconcino prendisole) e attendo commenti: se piace, domani o dopo faccio l’affare. Mi raccomando scrivete!!!
x
Camera da letto rosa (dei Capobelsky...)

Camera da letto del nonno Paolo, della Micia, di Irene e Mario nonchè studio di Laura

Camera da letto della Silvia e di Ludovica

Soggiorno con quadro magnifico (sulla colonna se riuscite a vederlo...)

Vista dal balconcino (mica male per essere il Cairo...)

Friday, June 03, 2005

INTERCONTINENTAL HELIOPOLIS (autoscatto) Posted by Hello

GLI UMARELLS

Signore e signori,
ringrazio Franz per la dritta.
C'e' un blog fatto da emiliani burloni che mette su fotografie di vecchietti (gli umarells, per l'appunto) sulle quali una banda di pazzi scatenati fa commenti di vario genere. E' un sito geniale, non volgare e intelligente.
Chiedo al fratello di aggiungerlo ufficialmente nella lista dei nostri links e lascio l'url qua per chi fosse curioso.

Wednesday, June 01, 2005

FIAT O NON FIAT

Il Cairo è noto per smog e traffico quasi come per le piramidi. Le macchine sfrecciano, clacson a tutto spiano, facendo slalom fra centinaia di altre macchine e passanti incuranti e serafici. Anche oggi, come quasi 5 anni fa, mi sono ritrovato di fronte ad una strada a quattro corsie da attraversare. Impossibile al primo sguardo. Poi basta osservare gli egiziani, che si muovono due metri in avanti, poi si fermano in mezzo, poi fanno altri due metri, e poi alla fine fanno una corsetta e sono di là. Devo dire che ero parecchio arrugginito all'inizio. Poi l'esperienza è tornata fuori e al terzo crossing mi muovevo già bene. Alla fine è pure divertente e aiuta a tenere occhi e gambe allenati e ben sincronizzati: consigliato, anche solo per una risata, agli under 35 che verranno a trovarci.
Comunque la grossa novità dell'Egitto è che il numero di macchine fiat è crollato. Il Cairo era tutto pieno di 131, 600, 1500 e altro antiquariato mobile. I taxi, bianchi e neri, erano tutti fiat ed erano un assoluto spettacolo. Agli inizi del secolo erano ancora a migliaia sulle strade, sgarrupati e sgangherati ma ancora in attività. Adesso invece le macchine coreane hanno invaso il mercato: tutte anonime, bombatine e senza le spigolosità e la raffinatezza degli anni '60 e '70. Di taxi italici se ne vedono ancora ma la proporzione è scesa alla grande. E' mercato perso, è storia persa, è bellezza che se ne va. Peccato.