
Rientrare a casa dopo quasi due mesi ha le sue fatiche: jet lag da smaltire, nuovo clima, tosse e febbroni per tutti, batteria della macchina scarica, frigo da riempire, internet da sistemare, conti da pagare e cosi' via. Dopo qualche giorno pero' la vita riprende un suo ritmo naturale: colazioni in casa a "coflecs" e latte, asilo, piscina, musei, amici del 2501, bicicletta, il bus D2, il dottorato, la mensa multicolor della Banca, e il sempre caro Rose Park.
La transizione e' finita e rieccoci qua, pimpanti e contenti nel gran caldone di Washington. Nell'attesa di ritirar fuori la macchina fotografica, ecco due immagini di Alice all'asilo tutta presa nelle sue grandi opere artistiche.
PS x la mamma: sono stato dal medico della Banca. Mi ha detto che sono un fiore nonostante le apparenze: pressione a posto (117/71!), bronchite in esaurimento, non ho la TB (ho fatto la Mantoux!), la settimana prossima faccio il primo vaccino anti-varicella e ho persino prenotato il dentista per la visita annuale. Quando torno ad agosto, saro' un fiore!